“La Verità non è mai lontano” è ispirato allo spettacolo teatrale “Por la Vida” di e con Elena Dragonetti e Raffaella Tagliabue. Si riferisce alla tragedia dei desaparecidos in Argentina (1976-83) ed è dedicata alle Madri di Plaza de Mayo: il loro coraggio ha comprovato l’efficacia di una resistenza non armata di fronte a un terrore organizzato. Gli ombrelli bianchi simboleggiano la natura pacifica di questa protesta, mentre sono anche un richiamo ai fazzoletti bianchi delle Madri. Un ombrello può proteggerti quando è aperto come uno scudo, ma può anche essere usato per difenderti quando è chiuso. Le aure di luce che sono create nel quadro, simbolizzano speranza per il futuro e offrono alle ragazze una certa protezione dagli orrori passati della storia. Il titolo del quadro rappresenta il coraggio delle Madri nel districare la verità delle torbide cospirazioni internazionali di Stati Uniti e Vaticano (vedi “Le pazze” di Paduan D.). Le due ragazze sono assorte in un dialogo, che le proietta nella testimonianza tra una vittima del regime ad una ragazza contemporanea, creando un filo diretto tra ciò ch’è stato e la memoria collettiva, in modo che il passato non possa essere sepolto.
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celeste,
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