delitto pssionale

delitto pssionale

190 x140. Acrilico su tela, muro e pavimento
Rose rosse vere senza gambo, proiettili
Dimensione complessive installazione 2,5 metri x 2,5 x 2 metri di profondità.

In quest’opera si giunge ad una rilettura del Pointillisme. I puntini diventano i pixel delle immagini virtuali che l’artista sceglie di dipingere, restituendo al segno digitale, freddo ed ineloquente, una nuova espressività. Il pixel dipinto, nel fluido passaggio dalla superficie bidimensionale della tela a quella tridimensionale dello spazio, definisce la forma di un nuovo quadro dove le rose e proiettili di una nuova composizione fanno perdere alla pistola sulla tela il rimando ad una realtà minacciosa ed introducono l’enigma. Bouleversement del “quadro nel quadro”, in cui il paradosso poetico investe rose proiettili apparentemente incompatibili che contrastano con la mobilità dei pixel. Una immobilità apparente, poiché appena individuato l’elemento incompatibile e trasgressivo, suggerito dall’autore e che essi contengono ed esprimono, ci accorgiamo che da un momento all’altro questi potrebbero saltarci addosso, colpendo direttamente al cuore dei nostri più reconditi processi mentali.

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