Flusso
Giulio Manglaviti insegue un suo bisogno di verità riprendendo tematiche esistenziali che trovano sfogo in larghi spazi in cui i colori oscillano tra tonalità oscure e colori accesi, che afferrano lo spettatore distratto che vi cammina davanti perché avverte che la tela, tra graffi e grumi, tra il combinarsi di linee cromatiche ha imprigionato infine lo sfogo ultimo d’una battaglia che s’è combattuta in un luogo altro, e nella macerazione che l’ha partorita un senso che gli appartiene.
critica di
Emiliano Scappatura
Commenti 4
Inserisci commento