Quello di Simone Cametti è un lavoro che normalmente gioca sulle alterazioni dei materiali e degli spazi, attraverso un dialogo serrato tra le due parti, che riesce a dare spessore ad un’immagine e forma alla luce. Usa principalmente il ferro, il piombo e la pietra; lavora sul concetto di limite e confine, come luogo dell’azione umana rispetto a sé e rispetto all’ambiente circostante. Simone Cametti mette alla prova materia e spazio, forzandone i limiti e sperimentandone le reazioni. In questo caso ribalta le coordinate di struttura interna ed esterna: le reti di ferro sono l’anima degli edifici in cui viviamo, normalmente sono nascoste mentre qua si mostrano come strutture autonome che ingabbiano un fascio di luce, che si relaziona con lo spazio, e proiettano il loro reticolo sulle pareti antiche del Casale.
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celeste,
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Helga
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