perfectio 03
Si possono concepire due generi di «diversita'»: una d’impotenza, l’altra di non volonta'. La prima e' di chi non puo' non essere «diverso»: non ha la forza/debolezza economica o morale di omologarsi (elevandosi o abbassandosi) allo standard previsto. La seconda, invece, e' di chi sceglie di non uniformarsi: questa non volonta', dal forte sapore politico, giunge a fare della «diversita'» la sua vera e unica forza d’attacco.
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