international nonsense
Razionalizzare è porsi delle domande, è trovare il motivo che rimane inconscio perché nascosto da comportamenti che ne allontanano l’attenzione.
Sulle mie tavole molte volte sono rappresentati questi “labirinti” che attribuiscono ad aspetti o intenzioni un motivo razionale diverso da quello effettivo, che rimane così nascosto.
La sovrapposizione continua, quasi ossessiva, di un’immagine su un'altra, che ne diventa poi il suo fondo, elimina lentamente i riferimenti soggettivi e l’immagine tende ad essere più oggettiva: è così che ognuno può scoprire la sua storia nella mia.
Soprattutto credo nell’arte come “presenza storica”.
Il mio impegno d’artista è quello di raccontare il mio tempo e le sue storie.
Appunti disegnati, del sociale e dei suoi costumi.
Ogni opera è la testimonianza che io c’ero.
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