"Transbeton1" nasce da una ricerca in relazione al "Beton Eisack": struttura cubica in cemento che si erge luminosa nei pressi di Bolzano. Le fotografie stampate su alluminio, costituiscono i supporti di una serie di opere, tra cui "Transbeton1". Popolata da sagome umane tracciate con indelebile grigio, l'opera rimanda a spazi metropolitani spersonalizzanti. Macchine trasferite sulla stampa fotografica, percorrono lo spazio investendo uomini ridotti ad ectoplasmi ben vestiti. La lettera "K", finestra del "Beton Eisack", diventa in "Transbeton1" una traiettoria decisa, forte; una costante lungo la quale si svolge l'esistenza di personaggi trasferiti, incollati e schiacciati su carta rosa al supporto fotografico.
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celeste,
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