Poltroncina MariaGiovanna
La poltroncina che qui propongo, sia come sedia, sia come oggetto d’arredo significante, fa parte di una ricerca sulle sedute fitomorfe che svolgo da tempo e che mi ha portato ad analizzare diverse tipologie di vegetali-piante comuni e non, rare o diffuse; alberi che osservo passeggiando. Ho aggiunto alla mia collezione la foglia che mancava, ispirata dalle vetrine di un negozio di prodotti cosmetici derivati dalla cannnabis. Un’intuizione fulminea ed ironica! Una foglia di marijuana ritenuta trasgressiva, contestata, amata, vietata e perciò ancora più stimolante nel confronto. L’eleganza della sua forma ha in ogni caso costituito una sfida irrinunciabile, con la quale confrontarsi, tesa a riequilibrare un conflitto quanto mai vano fra ciò che è bene e ciò che non lo è.
La seduta raggiunge in sintesi tale conciliazione creando un’ideale riappacificazione.
La capacità dell’artigiano-artista sta nell’abilità del trasformare attraverso l’arte applicata: in questo caso una realtà bidimensionale, la foglia, in un oggetto tridimensionale, la sedia, aggiungendo non semplicemente una dimensione spaziale, ma proponendone una poetica, attraverso l’interpretazione artistica che lo distinguerà da ogni altro oggetto.
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Best regards.
Helga
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