Mea Culpa, the apple

Mea Culpa, the apple

Il corpo nudo di Eva è inserito nel preziosismo di un'imponente cornice trecentesca che simboleggia il percorso storico lungo il quale si espleta, sino al suo dissolvimento, l’esistenza fisica.
Nell’operazione attuale l’artista, per la prima volta, contamina la ‘bella pittura’ qui quasi iperrealista in funzione dello scopo di ricerca, per mezzo di innesti di videoarte dedicati al senso del peccato (realizzazione video a cura di Alessandro Anemona). La mela, che nel video si macera lentamente per poi tornare alla vita in un ciclo infinito.Eva anziana nella sua nudità non priva di un’imponenza scultorea ma allo stesso tempo smontanta nello sguardo addolcito dal tempo, è ‘il vissuto’ della progenitrice ispirato all’Eva presente nel polittico di Gand ‘l’adorazione dell’agnello mistico’ di Jan Van Eyck del 1432. Gli estremi dell’umano percorso disseminato di scelte tra il bene ed il male che il Dio liberale ci ha offerto, di ostacoli, di possibili vizi; come affermava Francois De La Rochefoucald: ‘i vizi ci aspettano….come ospiti dai quali prima o poi bisogna passare’ Ml.Perilli

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