Gli Osservatori
Le città del mediterraneo. La banchina di un porto, il mare che unisce o che divide. La vita che scorre nelle facce brune di chi osserva e parla, forse con parole vuote. Figure grigie. L’osservatore, muto, è solo nella dura ricerca di sé. Quella dura ricerca in solitudine darà colore alla sua vita.
“Conosci te stesso” proferiva l’oracolo. Conosci te stesso e vivi.
Commenti 6
non ci conosciamo ma apprezzo molto il tuo commento. Il mare suscita sempre, nel mistero delle sue profondità, le paure di un mondo "altro", ostile, dove da tempo immemore l'umanita trae la vita. Tuo padre ne rappresentò la paura della fame e della solitudine, in tempi dove andare per mare era rischiosissimo; sono lieto di avere percepito, anche se solo in parte, il suo medesimo spirito. Grazie ancora per i complimenti.
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