Attimi lenti
Alleggerita del materiale e del tangibile, insufflata di un senso di soavità lieve, la donna ritratta ora dalla Soldati vive del sollievo dato dalla propria libertà. Sottile ed impalpabile, tuttavia luminosa, spogliata di gravità, eppure rivestita di leggeri veli negligenti dai toni freddi, ella rappresenta l’archetipo del femminino, quasi preistorico. Addirittura magico, legato al volo di salvezza e fuga proprio della strega.
Il segno stilizzato, quasi rupestre, scarno e secco, reso con la sanguigna e la china, si addolcisce e si spande sulla carta allungato dalle macchie liquide della matita acquerellata. Anche nella traccia, nuda, tersa e pura, l’artista rende l’essenza di questa nuova identità, talmente vicina ad un intimo di conoscenza e ad un prezioso privato, da caricare di valore interiore la leggerezza raggiunta nella forma esteriore.
Grazia Tassi
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