"soul-searching"

L'opera è stata ispirata da una pagina della storia del palazzo che dal 1874 ha ospitato, nella zona che a oggi è occupata dalla Galleria Civica di Modena, il Patronato dei Figli del Popolo, istituzione che ha sostenuto e accudito gli orfani di Modena.
Punto di partenza sono quindi i bambimi di allora, privati dei riferimenti e delle sicurezze naturali, ma capaci di volare al di sopra della realtà, trasformandola a seconda dei propri desideri.
L'artista ha cercato un mezzo per rappresentare gli infiniti sogni di coloro che hanno trascorso parte della loro infanzia all'interno del palazzo.
Con questo lavoro l'artista rappresenta il sogno, il desiderio di riscatto, la tenacia nel perseguire le proprie azioni e allude, in un certo senso, al cammino che porta al raggiungimento della felicità.
Mentre il pubblico si rifletterà nelle sfere, una manciata di palloni sospesi come in un sogno si trasformerà in un mezzo per volare fino alla realizzazione della propria esistenza.
Estratto del testo critico di Serena Goldoni, Area Progetto, Galleria Civica di Modena, 2008