MOUTH

Il lavoro parte dalla considerazione che la bocca di ciascuno sia una porta, all'interno della quale vengono custodite parole dette, parole da dire, pensieri trattenuti in silenzi, dialoghi sillabe tesori del passato. Dentro la bocca c'è tutto questo. Davanti alla bocca c'è tutto quello che dovrà accadere o no.
Il lavoro indugia su un volto coperto da una maschera trasparente, dietro la quale si intravede una bocca urlante. Chi grida? Tutti portiamo sempre o talvolta una maschera...siamo realmente liberi? Siamo visibili? Siamo gli invisibili?
L'opera parla di comunicabilità/incomunicabilità. Un filo in bilico sul dubbio. La maschera cadrà prima o poi? Chi grida? Cosa grida?
Dietro un grido c'è sempre qualcosa.
Dopo un urlo dovrà accadere qualcosa.
Una Cosa...(intanto voci ridono)....Concept, foto, sovraesposizioni, animazioni e montaggio di Francesc.A.Modotti, che ha realizzato anche la maschera con una bottiglia d'acqua di plastica comune

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