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L'opera è realizzata a pennello con smalti su foglio semirigido di plastica, viene esposta tra due pannelli di plxeiglas uniti tra loro, lasciando così la possibilità all'opera di creare delle ombre sulla parete e avere una maggiore profondità.
Fa parte di una serie di lavori ispirati al rapporto tra individuo e percezione di un mondo aperto, fluido,instabile nel quale quotidianamente cerchiamo di ricavarci un proprio spazio, determinando la nostra identità.In conseguenza dell'attuale trasformazione del nostro modo di vivere il mondo, immagino mappe geografiche che perdono la loro tradizionale riconoscibilità, si mescolano e scorrono porzioni di crosta terrestre, lasciando intuire nuovi percorsi e nuovi segni grafici ancora non convenzionali.