La marelle
In quest'opera ho rivisitato il gioco della campana, attraverso due figure di gesso bianco, su base di cemento. L'allusione alla scultura classica che può evocare il gesso è contradetta dall'intervento del colore (con pochi tocchi di cromia in particolare negli acessori ) e ancora di più dall'assenza di piedistallo. Le fanciulle, poggiano I piedi direttamente a terra.
L'omnipresenza del bianco, la linea pulita vuole traspore la scena in una dimensione a-temporale, e onirica sottolineando il confine labile tra ricordo, sogno e realtà.
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Francesco
ciao
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