Fotografia Digitale, Figura umana, Digitale, 90x120cm
Il mezzo fotografico riproduce la materia celebrale con precisione epidermica. Una resa tattile che lascia percepire la consistenza molle e sanguinolenta di un organo esposto senza alcuna protezione. Il cervello viene mostrato in tutta la sua sconcertante delicatezza e fragilità, portando a comprendere come la necessità di essere celato e protetto affondi proprio nel fatto di svolgere funzioni di fondamentale importanza. La scelta di utilizzare un cervello animale, dettata anche da ragioni etiche, sposta la riflessione verso l’indispensabile considerazione che la superiore capacità cognitiva umana non vada usata per sopraffare e sottomettere gli altri esseri viventi, bensì per gestire con equilibrio i rapporti fra le diverse specie nel rispetto delle caratteristiche di ognuno. Dunque, il gesto di offrire un cervello in dono, si trasforma in una sorta di rivelazione. Esibire per affermare l’esistenza sembra diventata un’azione indispensabile, per quanto possa essere violenta e provocatoria. Così diviene inquietante un cervello presentato come fosse un oggetto inerme e inanimato. Una visione che suscita disorientamento, rammentando come ciò che abbiamo di fronte sia sede del pensiero e simbolo stesso di vita.
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celeste,
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