MEA CULPA...la mela
Il corpo nudo di Eva è inserito nel preziosismo di imponenti cornici quattrocentesche che da un lato simboleggiano il percorso storico lungo il quale si espleta, sino al suo dissolvimento, l’esistenza fisica e dall’altro omaggiano il Beato Angelico richiamandone il trittico del Museo Diocesano di Cortona (Ar)
La sua Eva già avanti con l’età, tiene tra le mani una conchiglia simbolo dell’accogliere, del lasciar fluire, così come la conchiglia accoglie il mare senza trattenerlo, così noi dovremmo lasciar fluire la vita senza cercare di fermarla. In alto nel tondo della cornice un video con una Mela, che si macera lentamente per poi tornare alla vita in un ciclo infinito.
In quest’opera l’artista cerca di sposare la tradizione più classica della pittura figurativa con un innesto di video arte ( collaborazione con Alessandro Anemona)
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