L’installazione è caratterizzata da un estremo chiarore, una luce diffusa, ma non forte, come avviene in certe giornate di fine agosto, è composta da dei veli di organza di varie misure disposti in modo irregolare e a diversa distanza tra loro appesi in sospensione ad angolo. Su ogni velo sarà realizzata come sono solita fare un’immagine costituita da soli tratti di colore nero, l’immagine sarà una traccia lontana, sfumata, ingrandita, sgranata. Un leggero movimento dell’aria farà ondeggiare i veli, come panni stesi al sole, tracce di una presenza, di una vita. Una presenza di vita che al contrario non traspare dalle brevi sequenze video girate in città in un giorno di fine estate. Le sequenze video saranno proiettate sui veli, si doppieranno grazie alla trasparenza del tessuto, si muoveranno al muoversi degli stessi veli. Nell’installazione la sovrapposizione delle immagini sui veli e delle immagini proiettate unisce lo spazio e il tempo vissuto allo spazio e al tempo dell’opera.
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celeste,
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