ricordi, affetti e dolori che vanno oltre il decadimento della materia, custoditi e protetti da una porta sbarrata, sotto un tetto dove la luce riesce ad entrare. Una composizione di rara sensibilità
Molto convincente la sovrapposizione di una fotografia sgualcita dal tempo e una pittura fresca e carica di simbolismo estremizzato. Trovo disarmante il colore che trasmette senzazioni molto dure e molto schiette, tutto riassunto in poche, ma fondamentali, linee. Mi piace!
Caro Pino, la tua opera è vita: una madre e un figlio sono attorniati dalla fragilità dell'esistenza, in uno sfondo bianco e nero molto sbiadito, come il ricordo di quelle vite.
Ti faccio i miei complimenti ed i migliori auguri per il concorso.
A presto!
UN LAVORO INTERESSANTE, ANCHE SE LO TROVO PARTICOLARMENTE OPPRIMENTE E "SINISTRO". IL NOVECENTO CHE VIENE IN RICORDO è QUELLO DEGLI ANNI PIù BUI E SPIETATI PROPRIO NEI CONFRONTI DEGLI AFFETTI E DELLE PERSONE PIù "DOLCI" E DEBOLI DELLA FAMIGLIA...E PENSO PROPRIO CHE TALE SIA IL RIFERIMENTO DEL FRAMMENTO FOTOGRAFICO. BEL LAVORO EVOTIVO E DI MONITO PER GLI ANNI 2000!!
Caro Pino,ti chiedo scusa se non son riuscita a risponderti subito,mi sto ancora orientando nel sito. Ti ringrazio del voto e ricambio volentieri in quanto amante della fotografia d'epoca!
Pino, il concetto della tua opera e molto interessante, sei gentillissimo e bravo!
Veramente "novecento" merita il mio voto!
Complimenti
Grazie per la tua preferenza, a presto
Marcela
I am reminded f the photographs taken during the Amercan depression. The awkwardness of how the mother holds on to the child speaks to a naivite when confronted with a camera. They seem oblivious to the destruction that surrounds them, which may be symbolic of life experiences.
Queste opere mi danno una "strana" quanto piacevole sensazione di casa...di quei luoghi conosciuti, dove contrariamente all'Infinito Leopardiano, il cuore non si "spaura" ma si sente al sicuro nella Madre Italia dei tempi di pane-amore e rispetto sincero... Poesia Visiva! Complimenti!
An intriguing image. The immediate impression is of a ruined or derelict past. It seems sad, particularly when reading the found photograph with what could appear to be a burnt-out house. The gestural features seem otherwise calligraphic: a language emptied of meaning, while also referencing Art Informel and its romantic debris as a major movement of the last century.
Ciao Pì, io sono diretto e di poche parole come i tuoi lavori che lasciano pieno campo ai sentimenti interiori di ogniuno di noi. A quanto pare tu sei un maestro in questo... Ciao
Il tuo mix tra foto antiche e colori é piacevole...ottimo metodo decisamente pregnante per lasciare la tua impronta...bravo! Opera già precedentemente votata. Ciao in bocca al lupo!
Ciao Pino Spadavecchia!
Grazie per i complimenti sui lavori per le preferenze e i voti.
Ho visitato il tuo profilo e viaggiato con i tuoi lavori!
...Si respira una volontà-desiderio di non dimencare chi siamo:le nostre radici, i valori, un viaggio tra sacro profano, inseriti in una cornice "fragile" come l'uomo, ma allo stesso tempo racchiude una forza interiore che regge al dolore alla vita, l'anima che non muore!
Rossella Liccione
I really want to know the meaning of this one...but honestly, I can not understand what it said in your language. From my vision and opinion it looks very sad and a lot of meaning from your inspiration. And I know it has deep meaning.
Ringrazio chi ha partecipato a questo lavoro. Sia quest'icona possibile messaggio per parola giusta tra gli uomini tutti. Grazie ancora a chi è passato velocemente dal mio lavoro lasciando per un attimo il pensiero corrente. Un Grande abbraccio,PINO.
Ciao, la tua opera è molto interessante.
Mi ha dato l'impressione che voglia essere una sorta di "manifesto" intimistico e poetico di un tempo andato, del suo popolo, della sua storia, delle sue radici. Di un legame profondo che unisce passato e presente. Questa è la mia impressione poi ovviamente sarebbe interessante sapere cosa volevi esprimere te.
Se ti va passa nel mio profilo mi piacerebbe sapere cosa pensi della mia opera.
A dirtela tutta, credevo di averla già votata. L'opera è un monumento ai dimenticati. A tutti coloro che, a giudizio dei media e della cultura dominante, non sono che la cornice dei "grandi" uomini e dei grandi avvenimenti, ma che, al contrario, sono l'essenza stessa del secolo scorso.
Senza dimenticare che ogni conquista della società passa sempre attraverso il loro sacrificio.
Non so se questo giudizio corrisponde alle tue intenzioni, ma, questo è ciò che leggo nella tua opera.
Stammi bene
Il segreto sta nel fermarsi a sentire.
Se il desiderio puro,sincero,non dettato da formalismi o da proiezioni altru,si crea da solo!
Evocazioni del passato nella trasmutazione futura!
Complimenti!
I tratti sono intensi, come i colori utilizzati, forse l'uniformarsi con un tempo che "sembra" passato e che l'evocazione sua attraverso la fotografia riporta alla realtà ed al futuro della pennellata, per mai dimenticare. Bella e forte. Trovi il mio totale appoggio e la mia piena considerazione.
poetica, intensa opera che lega echi lontani...a tempi presenti.
mi piace, proprio per la sua realizzazione, oltre che per l'intento poetico e politico.
Barbara
Non so...
Mi piace l'idea, ma non la realizzazione... Sempre ammesso che l'idea sia quella di un disegno realizzato dall'autore da bambino, sul quale è stata appoggiata una foto della propria infanzia. Ma più che 900 allora, che richiama un periodo storico oggettivo, andrebbe intitolato in una maniera che riporti alla propria esperienza. Sempre che la mia interpretazione collimi con quella dell'artista.
Saluti
Massimo Casalini
Non so...
Mi piace l'idea, ma non la realizzazione... Sempre ammesso che l'idea sia quella di un disegno realizzato dall'autore da bambino, sul quale è stata appoggiata una foto della propria infanzia. Ma più che 900 allora, che richiama un periodo storico oggettivo, andrebbe intitolato in una maniera che riporti alla propria esperienza. Sempre che la mia interpretazione collimi con quella dell'artista.
Saluti
Massimo Casalini
Pino,
I like this work very much, particularly the combination of old photographs with expressive brushwork. It communicates a sense of loss, of events passed but not forgotten. The structures sketched in the background could be a child's depiction of its home, prompting a connection between the child in the image and the place so abruptly described in paint. In fact, your series of assembled images, combining photographs with paint - highly effective and affecting.
All best wishes,
Tom
Pino,
I like this work very much, particularly the combination of old photographs with expressive brushwork. It communicates a sense of loss, of events passed but not forgotten. The structures sketched in the background could be a child's depiction of its home, prompting a connection between the child in the image and the place so abruptly described in paint. In fact, your series of assembled images, combining photographs with paint - highly effective and affecting.
All best wishes,
Tom
ricordi un tempo stupendo dove nelle miseria cera comunque la gioia di vivere, l'amore tra le persone il rispetto per la vita. Un'epoca di grande tranquillità (fino alla grande guerra) dove tutti guardavano al futuro con ottimismo. La tua opera mi fa riflettere su come in pochi decenni siamo saliti tanto in alto e caduti tanto in basso... auguri caro
"E' purtroppo destino ineluttabile che il tempo distrugga ogni cosa nel suo fluire perenne."
(U. Foscolo)
... ma l'arte è eterna...
è per sempre... Giuliana
Ci sono esistenze che ci arrivano per bagliori lontani,larvali ectoplasmi sfumati nell'infinito:Pino è riuscito a darci la traccia;traccia materica espressionista che incornicia il già esistito.Ciao Pino
l'opera si situa a metà strada tra certo informale tedesco (A. Kiefer) e un "larvale" formalismo (la casa/tunnel/miniera?), il tutto su di una superficie tecnicamente antica, atemporale, con un unico inserto fotografico che paradossalmente rafforza "quel" passato puro. Interessante! Unica nota: avrei integrato, mediante un segno "vinaccio" la linea in basso della casa con lo stipite della finestra alle spalle della donna, lasciando un riquadro aperto decentrato.
L'immagine che dà forma e concretezza ai ricordi o alla storia tramandata oralmente, unita al tratto della interpretazione aggiungendo quello che non c'è pescando nella propia immaginazione.... Complimenti..!!!..
In un paesaggio tratteggiato, appena intuito, sbilenco, si staglia -squadrata e spigolosa- la memoria. Sembra sfocata, ma è netta nei dettagli. Puoi percorrere lo spazio tra la prospettiva che ti porta nel gorgo muto del vuoto ed il primo piano che ti annuncia la certezza di una finestra vera, che fa da quinta ad una madre vera, che tiene per il braccio una bimba vera, che tiene al petto un ninnolo vero. Una umanità che avanza a dispetto di un orizzonte sempre più incerto.
Sembrano passati secoli e, invece,è passato così poco.I cambiamenti rapidi e permanenti del Novecento hanno avuto la colpa di cancellare la memoria, forse perchè l'uomo moderno voleva dimenticare in fretta la guerra e mutarsi nell'uomo contemporaneo.Ma ci sono che non vanno dimenticate.Pena l'alienazione
caro Pino,quest'opera è suggestione,memoria, polvere.L'arte è il mezzo di chi non dimentica,ma supera,va oltre.La pittura istintiva di chi ha capito la lezione di Cezanne racchiude la foto di quegli anni.
Un' immagine efficace e suggestiva
del secolo scorso, con le sue
cronache di esistenze dure nel
quadro più ampio della sua Storia
di guerre. Molto espressionistica,
Complimenti.
Una scelta interessante, dove l'immagine mi fa venire in mente le guerre dei primi del novecento...forse proprio per le costruzioni dipinte dietro, rese così esili dai pochi tratti che lasciano uno scenario di devastazione, dove quello che rimane è solo il ricordo delle due figure rappresentate in foto.
Una vecchia foto ingiallita, pieghe e segni lasciati dal tempo una mamma e un bimbo ritratti in un ambiente mesto. C'è dentro la povertà e la fatica dell'esistenza, la malinconia per un marito emigrato. Il contesto pittorico nella sua essenzialità cromatica e di segni sottolinea, esaltandolo il senso dell'immagine fotografica. Complimenti!
Luro
Trovandomi davanti al tuo dipinto subito si è smosso in mè quel sentimento di lontani ricordi,rivisti attraverso la foto in bianco e nero che sanno tanto di novecento mi ricorda una casa e una famiglia lontana anche se nella memoria è sempre presente e mi fa rimpenzare con gioia e un pizzico di nostalgia tutto il mio vissuto non basterebbe il tempo per spiegare tutte le emozioni che mi hai fatto rivivere fermandomi ad osservare il Tuo e il Nostro NOVECENTO grazie e ancora complimenti
Tu cogli"l'essenza"del secolo andato.Voglio dirti che mi manca questo secolo,questo tempo."Essenza"diviene"assenza"di sogni colorati che non tornano.La"nostalgia"che provo(nella mia chiave di lettura)tu la interpreti ottimamente.---Mi piace e amo pensare,che il bambino raffigurato nella foto sia tu,Pino,e la donna sia la tua mamma!!Provo commozione interiore,osservando quanto il tuo colore ocra ricordi l'humus.Il buon contatto con madre terra.Ottimo concepimento d'idea!
Amo le commistioni di linguaggi e forme.
La tua opera rende tutta la forza evocatrice della fotografia che più che ritrarre la realtà ferma e rende immobile nel tempo l'esperienza dello sguardo del fotografo.
Un bellissimo ritratto di famiglia.
L'intervento pittorico sembra completare quello che visivamente era stato escluso dall'inquadratura ma che rimane comunque percepibile all'interno dell'immagine fotografica: un ritratto del mondo dell'infanzia, della maternità e del nido.
Appoggiati ad una parete. Forse la paura di non trovarla più. Di non essere più lì...Ti tengo stretto figliolo, quasi a farti male..ma il tempo di vivere c'é se mi stai accanto..e ti proteggo. Un tetto come rifugio, anche solo accennato ad aiuto..per provare a proseguire il cammino ..con velata tristezza e composta paura. Bello, davvero
Bellissima le due immagini sembrano una la continuazione dell'altra, molto interessante anche l'uso del colore in particolare il marrone che richiama la terra e di conseguenza le nostre radici veramene bravo
Trovo sempre interessante quando un autore percorre una strada difficile, come quella di utilizzare più piani di letture, più mezzi comunicativi. Il segno pittorico come atto esistenziale convive perfettamente con l'icona fotografica che richiama la memoria. Due realtà forti che vanno a costitutire un ponte fra passato e presente e la materializzazione dell'opera ci propietta nel futuro.
Il tuo novecento, più lo guardo, più mi emoziona. E'delicato il tuo sguardo sul passato e mi piace fino a commuovermi l'intenzione di proteggere con un tetto quella donna, quel bambino e il loro legame. Ti voto!
Mi colpiscono molto i colori che ha usato, in particolare il giallo ocra gialla e il bianco che danno una suggestine di luce e speranza.Il seppia appartiene alla nostalgia...Molto interessante!!
Ciao Pino, la mia memoria letteraria mi rimanda istintivamente a Pascoli, al nido, unico luogo di sconsolata e rincorsa certezza...il cuore mi parla di durezza dell'esistenza in una ciclicità senza identità e senza tempo...
Ciao . Commento la tua opera volentieri . A me piace . I colori sono ben abbinati alla fotografia . La luce che arriva dal fondo mi da proprio l'idea del tempo che passa .
E' l'intreccio del tempo che gli uomini, fermando l'attimo in una immagine, si illudono di trattenere. E' la maternità eterna di quella madre seduta e il fanciullino immortale del bimbo stupito. Grandi suggestioni per un grande artista!
..CIAO PINO....MOLTO VOLENTIERI.
E' NOSTALGIA ALLO STATO PURO, COMPOSIZIONE GRADEVOLISSIMA E ESTREMAMENTE SENSIBILE, COLORI PERFETTI PER UN'IMMAGINE BLOCCATA NEL RICORDO CON UN LEGGERO ACCENNO DI SPERANZA ..WUAO MI PIACE MOLTO.....PIU' LA OSSERVI E PIU' TI PORTA INDIETRO NEL TEMPO....
GRAZIE X LA TUA MAIL OPERE DEL GENERE SONO SEMPRE OTTIMO CIBO PER L'ANIMA......
Ciao! Ho letto il tuo messaggio e visto l'opera "Novecento". Opera bellissima, che porta alla memoria momenti di antica e semplice felicità. Complimenti! Tu parli al cuore con le immagini! A presto, ciao!
Forse del Novecento, appena finito, rimangono soltanto guerra e rovine. Di certo mai come nel secolo passato abbiamo avuto prova della nostra capacità distruttrice. Nonostante tutto questo, proprio per questo, è là che si fondano le nostre speranze.
E mi ritrovo in un tempo che non c'è più. Cresce la nostalgia del passato. Affiorano i ricordi di luoghi, odori, sapori ormai lontani. NOVECENTO, un'opera dove nostalgia e speranza si confondono.
Sia l'opera indirizzo per generazioni senza nome. Sia il mio lavoro didattica discreta per gli uomini presenti.Rappresenti NOVECENTO icona forte per la dignità dell'uomo. Infine, esprimo gratitudine a quanti hanno la pazienza di ascoltare la mia pittura. Pino Spadavecchia.
Io personalemnte cerco di guardare al passato con un occhio più "apparentemente" sereno e giocoso. In fondo il passato è l'unico vero momento esistente nella vita di chiunque, in quanto il presente, nel momento stesso in cui lo viviamo, diviene già passato e il futuro diviene presto o tardi anch'esso passato. Trovo comunque la tua opera-azione estremamente interessante. In Bocca al lupo!
La casa sullo sfondo sembra ormai parte di un passato troppo lontano, in disfacimento e quella piccola traccia rossa sulla sinistra di chi guarda l'opera mi rimanda pensieri di sofferenza e fatiche.
Ciao Pino, per me la tua opera, con la sua modernità ci rimada al passato, al presente e al futuro. Ancora una volta, il senso della famiglia, la casa, sono parte indelebile della nostra cultura. La foto, ci rimanda alla nostra tradizione, la pittura al presente, il concetto alla speranza, che tutto possa resistere e continuare nel futuro.
Questa è la storia di ogniuno di noi.
C'è qualcosa di antico nel tuo lavoro, di nobile tristezza che accompagna la memoria di una foto. Un mondo di tenerezza vissuto nel ricordo con intensità e leggerezza.
il passato logora la materia, ma non sbiadisce i colori...complimenti Pino per la poesia dolce e sommessa che ci regala il tuo sguardo impresso nell'immagine.
Ciao Pino, questa foto che evoca ricordi cari, si contrappone a gesti e a colori che mi sembrano emozioni dolorose o comunque sofferte.Un insieme comunque che è storia di vita vera.
Ciao Pino, questa foto che evoca ricordi cari, si contrappone a gesti e a colori che mi sembrano emozioni dolorose o comunque sofferte.Un insieme comunque che è storia di vita vera.
Commenti 159
Ti faccio i miei complimenti ed i migliori auguri per il concorso.
A presto!
Anche il tuo è un bel lavoro
Grazie per la tua preferenza per la mia arte
Veramente "novecento" merita il mio voto!
Complimenti
Grazie per la tua preferenza, a presto
Marcela
Ribadisco la stima e la nuova amicizia.
Un salutone.
Werter
Grazie per i complimenti sui lavori per le preferenze e i voti.
Ho visitato il tuo profilo e viaggiato con i tuoi lavori!
...Si respira una volontà-desiderio di non dimencare chi siamo:le nostre radici, i valori, un viaggio tra sacro profano, inseriti in una cornice "fragile" come l'uomo, ma allo stesso tempo racchiude una forza interiore che regge al dolore alla vita, l'anima che non muore!
Rossella Liccione
Complimenti!
Cheers and good luck!
Mi ha dato l'impressione che voglia essere una sorta di "manifesto" intimistico e poetico di un tempo andato, del suo popolo, della sua storia, delle sue radici. Di un legame profondo che unisce passato e presente. Questa è la mia impressione poi ovviamente sarebbe interessante sapere cosa volevi esprimere te.
Se ti va passa nel mio profilo mi piacerebbe sapere cosa pensi della mia opera.
In bocca al lupo
Maria Teresa
oggetti moderni è rappresentata benissimo.
Senza dimenticare che ogni conquista della società passa sempre attraverso il loro sacrificio.
Non so se questo giudizio corrisponde alle tue intenzioni, ma, questo è ciò che leggo nella tua opera.
Stammi bene
uno immortalato da un mezzo meccanico, l'altro dalla sensibilità della tua mano.
Se il desiderio puro,sincero,non dettato da formalismi o da proiezioni altru,si crea da solo!
Evocazioni del passato nella trasmutazione futura!
Complimenti!
mi piace, proprio per la sua realizzazione, oltre che per l'intento poetico e politico.
Barbara
Mi piace l'idea, ma non la realizzazione... Sempre ammesso che l'idea sia quella di un disegno realizzato dall'autore da bambino, sul quale è stata appoggiata una foto della propria infanzia. Ma più che 900 allora, che richiama un periodo storico oggettivo, andrebbe intitolato in una maniera che riporti alla propria esperienza. Sempre che la mia interpretazione collimi con quella dell'artista.
Saluti
Massimo Casalini
Mi piace l'idea, ma non la realizzazione... Sempre ammesso che l'idea sia quella di un disegno realizzato dall'autore da bambino, sul quale è stata appoggiata una foto della propria infanzia. Ma più che 900 allora, che richiama un periodo storico oggettivo, andrebbe intitolato in una maniera che riporti alla propria esperienza. Sempre che la mia interpretazione collimi con quella dell'artista.
Saluti
Massimo Casalini
I like this work very much, particularly the combination of old photographs with expressive brushwork. It communicates a sense of loss, of events passed but not forgotten. The structures sketched in the background could be a child's depiction of its home, prompting a connection between the child in the image and the place so abruptly described in paint. In fact, your series of assembled images, combining photographs with paint - highly effective and affecting.
All best wishes,
Tom
I like this work very much, particularly the combination of old photographs with expressive brushwork. It communicates a sense of loss, of events passed but not forgotten. The structures sketched in the background could be a child's depiction of its home, prompting a connection between the child in the image and the place so abruptly described in paint. In fact, your series of assembled images, combining photographs with paint - highly effective and affecting.
All best wishes,
Tom
(U. Foscolo)
... ma l'arte è eterna...
è per sempre... Giuliana
aloa
opera intensa che mi porta ad un passato che, anche se non ho vissuto, sento mio
complimenti
trop de mots!
In bocca al lupo per il premio!
Ciao Pino
del secolo scorso, con le sue
cronache di esistenze dure nel
quadro più ampio della sua Storia
di guerre. Molto espressionistica,
Complimenti.
COMPLIMENTI SINCERI !
Marco
complimenti
Luro
La tua opera rende tutta la forza evocatrice della fotografia che più che ritrarre la realtà ferma e rende immobile nel tempo l'esperienza dello sguardo del fotografo.
Un bellissimo ritratto di famiglia.
L'intervento pittorico sembra completare quello che visivamente era stato escluso dall'inquadratura ma che rimane comunque percepibile all'interno dell'immagine fotografica: un ritratto del mondo dell'infanzia, della maternità e del nido.
Complimenti
Samuele
non poco.avevo deciso di lasciare più in la un messagio e un voto.
I miei ricordi sono molto provati ora.
E' NOSTALGIA ALLO STATO PURO, COMPOSIZIONE GRADEVOLISSIMA E ESTREMAMENTE SENSIBILE, COLORI PERFETTI PER UN'IMMAGINE BLOCCATA NEL RICORDO CON UN LEGGERO ACCENNO DI SPERANZA ..WUAO MI PIACE MOLTO.....PIU' LA OSSERVI E PIU' TI PORTA INDIETRO NEL TEMPO....
GRAZIE X LA TUA MAIL OPERE DEL GENERE SONO SEMPRE OTTIMO CIBO PER L'ANIMA......
(Umberto Eco)
Nice work. Great colors and texture.
John
Questa è la storia di ogniuno di noi.
Inserisci commento