Giornate Europee del Patrimonio 2020 Visioni d’arte. Conversazioni intorno all’arte e all’antica sapienza della Cabbalà di Letizia Ardillo
Giornate Europee del Patrimonio 2020 Visioni d’arte. Conversazioni intorno all’arte e all’antica sapienza della Cabbalà di Letizia Ardillo In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2020, dedicate quest’anno al tema dell’educazione al patrimonio, la Biblioteca Vallicelliana sabato 26 settembre 2020 effettuerà un’apertura straordinaria al pubblico. In programma Visioni d’arte. Conversazioni intorno all’arte e all’antica sapienza della Cabbalà di Letizia Ardillo, a margine della mostra Visioni - per la rassegna OPERA 00/20 a cura di Paola Paesano - dedicata alle 22 lettere dell’alfabeto ebraico che presenta opere dell’artista e testi di Yarona Pinhas. Saluto della Direttrice Paola Paesano. Presentazione della mostra bibliografica di antichi testi ebraici di Livia Marcelli. Letture di Simona Manodoro. Interviene Carlotta Natoli. Video Permutazioni a cura di Letizia Ardillo, editing di Alfredo Villa.
Visioni d’arte. Conversazioni intorno all’arte e all’antica sapienza della Cabbalà di Letizia Ardillo
Visioni d’arte. Conversazioni intorno all’arte e all’antica sapienza della Cabbalà di Letizia Ardillo
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2020, dedicate quest’anno al tema dell’educazione al patrimonio, la Biblioteca Vallicelliana sabato 26 settembre 2020 effettuerà un’apertura straordinaria al pubblico. In programma Visioni d’arte. Conversazioni intorno all’arte e all’antica sapienza della Cabbalà di Letizia Ardillo, a margine della mostra Visioni - per la rassegna OPERA 00/20 a cura di Paola Paesano - dedicata alle 22 lettere dell’alfabeto ebraico che presenta opere dell’artista e testi di Yarona Pinhas. Saluto della Direttrice Paola Paesano. Presentazione della mostra bibliografica di antichi testi ebraici di Livia Marcelli. Letture di Simona Manodoro. Interviene Carlotta Natoli. Video Permutazioni a cura di Letizia Ardillo, editing di Alfredo Villa.
Ingresso gratuito su prenotazione: b-vall.promozione@beniculturali.it; tel. 06.68802671.
Il dipartimento degli oggetti smarriti
Nel corso della nostra esistenza, nel nostro girovagare tra un’esperienza e l’altra, siamo alla ricerca di un “qualcosa”. Questo “qualcosa” non ha nome, non ha un indirizzo, non ha un tempo ma la sua presenza è così forte che ci segna la vita. E’una specie di nostalgia futura, dove i sogni sono fuori del cassetto, le promesse prendono forma e le speranze diventano sostanza. Nel frattempo, le nostre aspirazioni più profonde rimangono in una lista d’attesa, scintille imprigionate in un presente frustrante e sofferto, che attendono di essere scoperte da un qualcosa o qualcuno che le scorga e le realizzi per noi. Il primo passo consigliato è recarsi in una specie di ufficio informazioni e chiedere cosa abbiamo perduto. Vi troveremo una lunga fila di domande, pensieri strani ed emozioni estranee che ci impediscono di trovare l’entrata. Poi si accende una piccola scintilla, un bagliore di comprensione, e lasciamo andare il cervello, entriamo nel dipartimento degli oggetti smarriti e finalmente troviamo il desiderio dell’anima custodito nel cuore.
Yarona Pinhas da “Scintille dell’anima”
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