Nell’anno del festival dedicato all’artigianato manufatturiero , una volta assegnatomi questo muro , è stato facile per me immaginare una “Astanteria “ di vecchi manufatti Quarnesi messi lì per far spazio al “nuovo”.In passato Chencio era frequentato da parecchi anziani, sono stato testimone della loro trasformazione . Dalle piene forze quando si giocavano a dama ogni pomeriggio alle 4 fino ad arrivare a gli anni più duri quelli della malattia e della consapevolezza che mancava poco . È dedicato a questa età dunque , utilizzando il mio linguaggio simbolico dove questi anziani manufatti sono seduti sui loro ricordi (casseti) ,i più cari i più potenti sono sempre con loro ,avvinghiati con una stretta cinghia alla vita ,hanno i loro attrezzi ben in vista , non a caso nella loro mente,strumenti che sono stati chiave di ingegno per la loro lunga e difficile sopravvivenza . Poi Orologi ,incassati in loro a simboleggiare il tanto tempo terreno trascorso ,quel tempo che oramai sta per terminare , spine della corrente staccate o semi staccate sono presagio che l’energia sta per terminare, per terra una chiave ,non a caso a forma di cuore; in attesa che una persona cara possa prenderla e infilarla nella serratura per dar loro aiuto,sollievo. I loro occhi candele consumate.
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celeste,
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