Dott Jekyll e Mister Hyde
Titolo dell'opera dottor Jekyll e mister Hyde mis. 50 x 70 tecnica acrilico Fluid Paint Autore M. Lucia Castro Il quadro rappresenta l'ambivalenza del comportamento umano, e anche del dilemma che vivono ogni giorno migliaia di donne che hanno accanto familiari con problema di ambivalenza e dipendenza. Così le donne scopriranno la compresenza nel cuore dei loro cari, di bontà e cattiveria, spiazzandole a prendere delle decisioni drastiche, decisioni che talvolta possono costare la vita. C’è da dire che è anche ’ vero che il male proviene dall’interno di ciascuno di noi e l’uomo da solo è capace di ogni nequizia, Mr. Hyde non è altro che la parte più oscura e profonda che vi è in ciascuno di noi, la tendenza alla soddisfazione materiale delle pulsioni più profonde e dei più bassi istinti. Vi è un ultimo aspetto metaforico di cui tenere conto, ossia che la pulsione di Jekyll verso Hyde è anche attrazione del dottore verso la sua pozione: elaborato, intruglio o sorta di nepente, il rituale magico del bere per cambiare, bere per assumere forza e coraggio che finisce per distruggere. È ancora Jekyll stesso che effettua un paragone con l’alcolismo, e noi oggi possiamo integrarlo con le varie dipendenze da sostanze psicotrope, che liberano e attraggono e nel contempo distruggono, sia fisicamente che moralmente (ed intellettualmente, proprio come la pozione che trasforma il colto Jekyll nel ferino Hyde). M. Lucia Castro
Dott Jekyll Mister Hyde
Il quadro rappresenta l'ambivalenza del comportamento umano, e anche del dilemma che vivono ogni giorno migliaia di donne che hanno accanto familiari con problema di ambivalenza e dipendenza.
Così le donne scopriranno la compresenza nel cuore dei loro cari, di bontà e cattiveria, spiazzandole a prendere delle decisioni drastiche, decisioni che talvolta possono costare la vita.
C’è da dire che è anche ’ vero che il male proviene dall’interno di ciascuno di noi e l’uomo da solo è capace di ogni nequizia, Mr. Hyde non è altro che la parte più oscura e profonda che vi è in ciascuno di noi, la tendenza alla soddisfazione materiale delle pulsioni più profonde e dei più bassi istinti.
Vi è un ultimo aspetto metaforico di cui tenere conto, ossia che la pulsione di Jekyll verso Hyde è anche attrazione del dottore verso la sua pozione: elaborato, intruglio o sorta di nepente, il rituale magico del bere per cambiare, bere per assumere forza e coraggio che finisce per distruggere.
È ancora Jekyll stesso che effettua un paragone con l’alcolismo, e noi oggi possiamo integrarlo con le varie dipendenze da sostanze psicotrope, che liberano e attraggono e nel contempo distruggono, sia fisicamente che moralmente (ed intellettualmente, proprio come la pozione che trasforma il colto Jekyll nel ferino Hyde). M. Lucia Castro
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