La porta
Vi sono “figure di polvere” sui vetri sporcati dai pigmenti in polvere e successivamente disegnati e incisi. Vi è una “figure di polvere” dietro il vetro, che spunta dal fondo, una figura aliena che ci guarda, ingabbiata nella propria mente.
”La porta sul muro del tempo” nasce da visioni reali, da apparizioni fugaci dietro la trasparenza di un vetro. La sensazione pittorica di quell’immagine reale si trasforma in immagine irreale grazie agli interventi fatti su quel filtro trasparente, si infittisce la trama di un racconto senza risposte.
L’opera è tridimensionale anche se a parete.
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