L'ossimoro della vita che travolge, esalta, annienta e fatalmente inebria e della fredda e ingiusta immobilità che distrugge, dà fine o trasforma nell'estremo momento del silenzio eterno
Qui mi è evidente, un pensiero convergente che consente alla mente,nello sguardo lungo l'estensione delle gambe, di raggiungere l'imperfetto infinito. La sospensione in questa dimensione di nero assoluto, che è, l'abisso. Grazie
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