Physical noises
Le immagini selezionate durante la performance, infatti, saranno scelte casualmente da un’applicazione creata da E.Marano per poi essere trasformate in una traccia audio Midi ed in seguito convertite in suono dall'intervento di F.Cosimo per poi ritornare immagine.
In un’idea circolare del processo, in un’ideale ma tangibile mutazione della rappresentazione iconografica si assiste al passaggio attraverso l’errore perché il percorso si compia, perseguendo intanto la sperimentazione nell'ambito dell’arte digitale ed elettronica connessa alla ricerca sonora e noise, per concludere e ricollegarsi alle precedenti performances e dare un senso di profonda interconnessione e comunicazione, finalità perseguita dal P.O.E.
Elettronico e digitale, audio e video, armonia e noise, immagini e suoni in trasformazione ed in profonda connessione multimediale, tecnologica ed energetica.
Suoni che prendono fisicità e trasmutano qualcosa di visivo ma muto in qualcosa di immateriale ma udibile, magie elettroniche realizzabili grazie all'arte digitale e all'errore, qualcosa di profondamente contemporaneo e metaforico che in qualche modo traccia anche un percorso semantico con le performance precedenti: alla prima Istruttiva serie di esperimenti si collega con un rimando al luogo visivo, che rimane evocativo nella ricerca di Di Croce, con The sound of noise c’è una condivisione a livello di medium ed elettronica a cui si aggiunge l’immagine in Physical noises ed il meccanismo circolare ma ogni volta diverso possibile grazie all'applicazione di Ester Marano e al glitch.
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