Spoglie 5
La tua posa arretra fino all'orlo
dove a un angolo disegna nel profilo
il dogma dell'incauto desiderio:
l'eterna spoliazione della rosa o
il tocco che sfiora la tua nuda intimità
o appena sopra pizzi e perizoma
con il gusto breve della resa.
E' questo forse il senso che salva
da un odio che ci ignora e muta la materia
nella cenere che gravita leggera
sulle cose, le reliquie. A un fruscio
rimani immobile nel fiato. E' ossessa
la favola che ti incantava illesa.
poesia di Giuseppe Di Bella
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