L'Acrobata

“Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile”. Così scrive Pirandello a proposito della vita, sottolineando come le cose cambino continuamente, richiedendo un adattamento da parte dell’essere umano; e Paca Ronco sembra voler indagare questa realtà attraverso il suo dipinto l'Acrobata, che mette in evidenza come ognuno di noi, all'interno di questo continuo divenire, debba indossare una maschera per poter resistere in un mondo che non accetta la verità, ma solo la finzione. E in questo mondo siamo tutti acrobati in bilico, con la volontà di dare un senso alle nostre evoluzioni; talvolta però dobbiamo accontentarci di essere spettatori, come l’uomo di spalle, che sembra attendere il suo ingresso in scena senza sapere se e quando questo avverrà. Nonostante i virtuosismi cromatici di Paca, che paiono ammantare la scena di una felicità sottesa, la verità malinconica diviene evidente ad una lettura più attenta: la lotta per partecipare alla vita ci mette sempre in gioco, ma dobbiamo essere consapevoli che lo spettacolo non sempre prenderà la direzione che vorremmo: è compito dell’essere umano pianificare il percorso e adattarsi per potersi sentire protagonista, come un vero acrobata “in equilibrio sopra la follia”.
Federica Mingozzi