Vizio Cobalto

Vizio Cobalto

Pittura, Bellezza, Emozione, Erotico, Vizi, Olio, 120x80x2.5cm
Adoro riprodurre scene di denuncia, di doppi sensi, di quotidianeità. Non mi interessa la mela sul tavolo. La mela era così una volta e lo sarà domani. Voglio far vedere dove viviamo. Cosa è oggi la nostra epoca. Tutto ciò che è divertimento notturno, sballo, serate, droghe, selfie, social, sesso, perversione.. Tutto questo però, attraverso le luci della notte, o quelle luci che del Caravaggio mi han sempre influenzato. Poche, soffuse, che fanno emergere a tratti la fisionomia dei soggetti e degli oggetti. In tutto questo il gioco dei doppi sensi, perchè si colga sempre nella posizione e nei comportamenti dei modelli. Ma questa volta facendo uso della fotografia, avevo anche qui l’obiettivo d spingermi oltre e quindi riprodurre i liquidi, il vetro, l’alcool, i riflessi, i lucidi capelli, la succosità di una lingua. È un periodo dove la vita mi ha portato in Argentina e le notti di joda, ovvero di puro divertimento estremo, mi han dato modo di trovare scene da scattare per le singole opere. Perchè Vizio? Non credo ci sia da spiegarlo. È l’emblema di ciò che ci piace fare, in uno stato confusionale. Cobalto? Perchè anzichè uscire dal nero/bruno del Caravaggio, le tele hanno sempre una base di Blu cobalto. Di viola cobalto. Di nero. E i soggetti si trovano in questa dimensione come un liquido in cui annegano che chiamo “notte”.

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