“L’ultima cena” di Leonardo Da Vinci (conservato nel refettorio del Santa Maria della Grazie a Milano) raffigura il momento drammatico dell'ultima sera di Gesù Cristo con gli Apostoli. Ancora oggi si dibatte su alcuni aspetti dell’Ultima Cena e sui misteri riguardanti le figure di Maria Maddalena e/o Giovanni Battista. L’affresco rappresenta uno dei momenti più intensi, quello relativo all'affermazione di Cristo “Uno di voi mi tradirà”. Nel quadro di Agatino Raciti, l’attenzione dell’artista si focalizza sull’istante immediatamente successivo alle parole di Gesù. Lui cattura le diverse reazioni, nel momento in cui ciascuno gesticola e urla, e gli apostoli si chiedono increduli il significato delle sue parole. Regna una situazione caotica, caratterizzata da rabbia, sconcerto, paura, mentre le espressioni facciali e le posture dei corpi degli Apostoli esprimono un senso di stupore, dando vita ad un momento drammatico di intensità sessuale ed emotiva. Nel dipingere "Last supper drama" Mr Raciti sottolinea una nuova interpretazione del capolavoro di Leonardo davvero sensuale e intelligente. Gesù viene raffigurato come un uccello nero lucente simbolo di sfortuna che sacrifica se stesso. Inoltre gli apostoli rappresentano delle figure che trasudano sessualità e carnalità, mossi da istinti comunque tenuti a bada.
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