Le Janas escono solo di Notte

«Tra antichi misteri e leggende della Sardegna la realtà ancestrale delle “Domus de Janas”, tombe pre-nuragiche incastonate come scrigni nella roccia. Echi di miti, tramandati oralmente, descrivono queste suggestive e tortuose architetture come abitate da minuscole creature misteriose, le Janas, Fate dalla pelle lucente come il chiaror di Luna, e talvolta ambivalenti come il giorno e la notte. In virtù di tale dicotomia (bagliore/oscurità) si ascrive l’etimologia del loro nome alla dea Diana, divinità della Luce (latino Dius) , che incarna altresì il simbolo della Luna. Diana della Selva e della Natura, che vive della luminosità riflessa filtrata dall’inerpicarsi dei rami selvaggi in grado di riparare dal folgore del Sole, lo stesso che rifuggono le Janas prediligendo l’oblio del buio, per via della loro delicata carnagione. Negli intensi simbolismi pittorici di Marcello Pisano compaiono i riferimenti alla tradizione natia di queste intense e magiche narrazioni, nonché alle reminiscenze dei vissuti interiori che divengono paesaggi vorticosi, carichi di suggestioni, in cui luminosità ed ombre si stemprano in modo maestoso». (Dal testo critico di Paola Simona Tesio)