ricerca_di_identità corpi
ricerca_d_identità (corpi) 80x80 (trittico), 2015 foto su acetato trasparente L'artista elegge a personale cifra stilistica due elementi fondamentali: l'intreccio e la trasparenza. E li utilizza per suggerire direzioni, per dare strumenti di possibile comprensione del reale, nell'ottica di un'arte attiva, vitale e viva, compartecipata. Una concezione di arte che richiama quella beuysiana di “arte come esperienza globale, processo totalizzante di rigenerazione e liberazione dell'individuo”. Il gesto artistico peculiare che compie l'artista biellese nella definizione di identità parte proprio dalla tradizione del territorio natio: piana intesse tele macroscopiche partendo da stampe su acetato trasparente. Le immagini fotografiche che ritraggono l'abbraccio di due corpi nudi, femminile e maschile (uno dei soggetti è, necessariamente e responsabilmente, l'artista stesso) sono tagliate con minuziosa precisione in trame orizzontali e orditi verticali per essere poi intrecciate sul telaio della cornice. Il risultato è la coesistenza di entrambi i generi, nell'incontro con l'altro/a da sé che può avvenire solo a patto di riconoscere i confini sfumati dell'uomo e donna in noi stessi.
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ricerca_d_identità (corpi) 80x80 (trittico), 2015 foto su acetato trasparente L'artista elegge a personale cifra stilistica due elementi fondamentali: l'intreccio e la trasparenza. E li utilizza per suggerire direzioni, per dare strumenti di possibile comprensione del reale, nell'ottica di un'arte attiva, vitale e viva, compartecipata. Una concezione di arte che richiama quella beuysiana di “arte come esperienza globale, processo totalizzante di rigenerazione e liberazione dell'individuo”. Il gesto artistico peculiare che compie l'artista biellese nella definizione di identità parte proprio dalla tradizione del territorio natio: piana intesse tele macroscopiche partendo da stampe su acetato trasparente. Le immagini fotografiche che ritraggono l'abbraccio di due corpi nudi, femminile e maschile (uno dei soggetti è, necessariamente e responsabilmente, l'artista stesso) sono tagliate con minuziosa precisione in trame orizzontali e orditi verticali per essere poi intrecciate sul telaio della cornice. Il risultato è la coesistenza di entrambi i generi, nell'incontro con l'altro/a da sé che può avvenire solo a patto di riconoscere i confini sfumati dell'uomo e donna in noi stessi.
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80x80 (trittico), 2015
foto su acetato trasparente
L'artista elegge a personale cifra stilistica due elementi fondamentali: l'intreccio e la trasparenza. E li utilizza per suggerire direzioni, per dare strumenti di possibile comprensione del reale, nell'ottica di un'arte attiva, vitale e viva, compartecipata. Una concezione di arte che richiama quella beuysiana di “arte come esperienza globale, processo totalizzante di rigenerazione e liberazione dell'individuo”. Il gesto artistico peculiare che compie l'artista biellese nella definizione di identità parte proprio dalla tradizione del territorio natio: piana intesse tele macroscopiche partendo da stampe su acetato trasparente. Le immagini fotografiche che ritraggono l'abbraccio di due corpi nudi, femminile e maschile (uno dei soggetti è, necessariamente e responsabilmente, l'artista stesso) sono tagliate con minuziosa precisione in trame orizzontali e orditi verticali per essere poi intrecciate sul telaio della cornice. Il risultato è la coesistenza di entrambi i generi, nell'incontro con l'altro/a da sé che può avvenire solo a patto di riconoscere i confini sfumati dell'uomo e donna in noi stessi.
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