Miyuki's diary
CONCEPIRE:
L’arte per me è un metodo per comprendere la vita, noi stessi e il carattere temporaneo di ogni cosa con la sua dipendenza all’interno dell’ordine universale, del quale ne facciamo parte. Il comprendere ovvero concepire visto come processo mentale opposto al capire, allo scopo di imparare attraverso la nostra sensibilità. Concepire dal latino - cum capere, cioè "accogliere in sé” si riferisce al mondo interiore tramite il processo di comprensione - cum-prehendo "prendo dentro” sostituito dalla psicologia con il termine empatia dal greco - empatéia, dove en-, "dentro", e pathos-,“sentimento”, quindi “sentire dentro”. E di conseguenza noi “diventiamo” ciò che si sentiamo e ciò che facciamo.
Quindi: prendo → accolgo → sento → divento. Questo riguarda sia l’artista che diventa l’opera stessa durante la sua creazione, sia l’osservatore che si trasforma in artista nel momento in cui si relaziona con l’opera d’arte e l’arte diventa specchio della sua anima. Sviluppando così una sensibilità interiore.
MOLTO PERSONALE:
L'opera è un racconto, un viaggio al'interno di me stessa, alla scoperta di una nuova vita, di una nuova luce. Qualche giorno prima di diventare mamma, ho cominciato un diario destinato a mia figlia. Dubbi, preocupazioni, paure, gioie, aspettative, emozioni irrazionali, grande amore, grande dolore. Volevo esprimere tutto. Era tanto, era forte.
Lettere destinate a mia madre. Calligrafie del padre di mia figlia. Forme e colori che esprimono i miei stati mentali e le mie emozioni a volte distruttive, in ricerca di sopravivere al più grande e scomvolgente evento della mia vita.
Un racconto di tanto dolore e gioia, un racconto di una me migliore.
L’arte per me è un metodo per comprendere la vita, noi stessi e il carattere temporaneo di ogni cosa con la sua dipendenza all’interno dell’ordine universale, del quale ne facciamo parte. Il comprendere ovvero concepire visto come processo mentale opposto al capire, allo scopo di imparare attraverso la nostra sensibilità. Concepire dal latino - cum capere, cioè "accogliere in sé” si riferisce al mondo interiore tramite il processo di comprensione - cum-prehendo "prendo dentro” sostituito dalla psicologia con il termine empatia dal greco - empatéia, dove en-, "dentro", e pathos-,“sentimento”, quindi “sentire dentro”. E di conseguenza noi “diventiamo” ciò che si sentiamo e ciò che facciamo.
Quindi: prendo → accolgo → sento → divento. Questo riguarda sia l’artista che diventa l’opera stessa durante la sua creazione, sia l’osservatore che si trasforma in artista nel momento in cui si relaziona con l’opera d’arte e l’arte diventa specchio della sua anima. Sviluppando così una sensibilità interiore.
MOLTO PERSONALE:
L'opera è un racconto, un viaggio al'interno di me stessa, alla scoperta di una nuova vita, di una nuova luce. Qualche giorno prima di diventare mamma, ho cominciato un diario destinato a mia figlia. Dubbi, preocupazioni, paure, gioie, aspettative, emozioni irrazionali, grande amore, grande dolore. Volevo esprimere tutto. Era tanto, era forte.
Lettere destinate a mia madre. Calligrafie del padre di mia figlia. Forme e colori che esprimono i miei stati mentali e le mie emozioni a volte distruttive, in ricerca di sopravivere al più grande e scomvolgente evento della mia vita.
Un racconto di tanto dolore e gioia, un racconto di una me migliore.
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