I'm out
Quello che mi interessa particolarmente di questa pratica è il rapporto che si genera tra immagine e testo scritto. Questo permette di avere una lettura immediata del soggetto dipinto, trovando subito un ponte di scambio con chi osserva l’opera.
Le immagini sono per la maggior parte frutto di ricerche su internet e la loro scelta è dettata da una particolare riconoscibilità dei soggetti, mentre i testi sono estratti da libri,riviste,articoli sul web,etc e data la loro natura spesso ambigua forniscono una lettura veloce, lasciando aperte svariate interpretazioni.
In “I’m out” vi è un forte rapporto tra i materiali. L’immagine dello scheletro umano è disegnata a grafite mentre il paperino e la scritta sono dipinti ad olio. Lo “sfondo”,composto dal tratto rosso e il riquadro appena visibile ai bordi della tela è stato creato a spray come la censura sulla parola S**T. L’ utilizzo accurato di differenti materiali permette un’ elaborazione finale particolarmente interessante rispetto alla matrice digitale iniziale.
L’estetica può essere riconosciuta in quella dei cartelloni pubblicitari e/o quella dei piccoli stickers che inondando i pali delle nostre città.
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