Untitled
Una superficie fredda e dura, estroflessa con le mie mani e sulla quale ho teso l'incertezza comune di un periodo vuoto, dove la sensibilità di un'elegante geometria irregolare cerca di sopravvivere.
I due materiali in relazione giustificano ognuno lo stato dell'altro: la rete tiene in tensione gli elastici che a loro volta mantengono in estroflessione la superficie. Il vuoto circostante esalta questa situazione apparentemente statica aprendo le porte ad un dinamismo intellettuale che si interroga sulla vacuità di un periodo storico carico di tensioni generate dalla rete di condivisione globale.
Rete metallica estroflessa tenuta in forma dalla forza di due elastici tesi fra le maglie della superficie stessa.
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