Collateral damages
Tutti i lavori rappresentano un bombardamento effettuato e ripreso da un aereo.
Sono immagini tristemente note, che colpiscono per il loro carattere asettico e spettacolare nonostante la realtà sia invece ben diversa.
Questa spettacolarizzazione della guerra è iniziata ( almeno per noi italiani ) con la prima guerra del Golfo, nel gennaio del 1991, nota come "Desert Storm", con dirette televisive praticamente no-stop durate settimane e la diffusione delle prime immagini di obiettivi colpiti dagli aerei della coalizione alleata contro l'esercito iracheno.
Tutto questo non evitando una spettacolarizzazione alquanto inopportuna ( a mio parere ) dell'evento tragico per antonomasia : la guerra.
La guerra porta sempre morte e devastazione e non di rado capita che accanto a obiettivi militari a essere colpiti siano anche obiettivi civili come ospedali, scuole, edifici privati e che a morire siano civili spesso tra i più inermi come donne, bambini e anziani.
Quando questo accade, perchè accade, nonostante gli eserciti delle nazioni più evolute abbiano a disposizione armi intelligenti o cosiddette tali, questi obiettivi vengono definiti "danni collaterali".
Purtroppo questi " danni collaterali" hanno sempre un nome, dei legami familiari e affettivi, una vita, una storia alle loro spalle e un futuro che gli viene negato.
Le esplosioni, gli obiettivi rappresentati in queste tele non so se siano obiettivi militari o "danni collaterali" : sono immagini prese perlopiù da Internet, talvolta da quotidiani.
Certo, oggi siamo così invasi dalle immagini ( televisione, Internet, smartphone ect. ) che ne siamo anche desensibilizzati.
Ma se la prossima volta che vedremo un'immagine come quella rappresentata su queste tele provassimo a pensare che potrebbe trattarsi di un "danno collaterale" forse avremo posto le basi per uscire da un'assuefazione distratta e ridare un po' di senso, di valore reale a quello che accade attorno a noi.
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