Invisible cities
L’ opera va ad analizzare il concetto di patria, di luogo d’ appartenenza in cui hanno le fondamenta le nostre origini, casa non come oggetto fisico ma mentale, di cui s’ intravedono le strutture e le fondamento. “Città invisibili” perché in continuo mutamento, dai confini labili e indefinibili, strutture evanescenti, dalle forti radici culturali che cercano e creano il loro spazio nonostante le avversità. Un opera in cui si pone l’attenzione sulle basi storico/culturali che rappresentano il vero concetto di “casa”, come luogo della memoria, scritto nei nostri geni e nei nostri volti di cui siamo portatori al di là del luogo fisico dell’ abitare. La casa è memoria del tempo passato che ci spinge verso il futuro, nonostante le incertezze. Città invisibili va ad indagare questo concetto di sospensione, di fragilità umana ma che rimane aggrappata alla sua storia, fondamento del futuro, da cui c è sempre da imparare.
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