"SKILLED VISIONS- Capriola 001- Un artista cieco in una stanza buia cerca un cappello nero che non c’è…e lo trova.”

"SKILLED VISIONS- Capriola 001- Un artista cieco in una stanza buia cerca un cappello nero che non c’è…e lo trova.”

Skilled Visions
Il lato oscuro della fotografia.
Visioni abili e astute, addestrate e competenti.
Comprate una delle migliori reflex della Nikon, non fategli fare ciò per cui è stata programmata e avrete le Skilled Visions.
Il senso e la funzione di una foto risiedono nel fatto che ciò che ritrae deve essere visibile.
Chiunque scatta una foto ha intenzione di fare una foto che si vede e la macchina fotografica è funzionale a questa intenzione funzionale. Nello spaventoso profluvio d’immagini che ci circonda tutte le intenzioni del fotografo, sono contenute nell’apparecchio; l’apparato fa quello che vuole il fotografo e il fotografo può volere soltanto ciò che l’apparato può fare, ne deriva che tutte le immagini prodotte sono previste nel mezzo e “pre-vedibili” nelle intenzioni.
Una foto nella quale non si vede ciò che è ritratto è giudicata un errore dell’intenzione, oppure, è un segno di mal funzionamento della macchina fotografica. In entrambi i casi è uno scarto. E’ un errore perché nessun fotografo è tale se fa delle foto nere e nessun apparato ha “strumenti” autonomi per dare valore a una foto nera.
Ma…. così come Ulisse beffa gli Dei, facendosi legare all’albero maestro per non rinunciare al canto delle sirene, così io, con tattiche e astuzie degne di un’arte che è capace di fare le capriole, “gioco” contro l’universo fotografico introducendo clandestinamente un’intenzione umana a-funzionale non prevista (quella cioè di voler fare una foto nera), e costringo la macchina fotografica a generare qualcosa “di non visibile”.
Questa capriola “turba il gioco”, con un ribaltamento della concezione immaginale canonica – non si presentifica un’assenza, ma si assentifica una presenza. Le foto nere sono l’immagine di un vuoto, quindi, l’immagine di tutto ciò che può esserci e che c’è – il fantasma c’è nel suo non esserci.
Le Skilled Visions sono delle brecce, dei buchi neri che determinano un’estensione nell’attuale universo fotografico, un’emancipazione che è un’elevazione verso la profondità, lì dove maturano le più grandi “visioni” di cui l’essere umano è capace.

E’ dunque possibile essere fotografi scattando solo foto nere? “Sì”, risposero dalla profondità, “è possibile, a patto che si facciano le capriole,…Un’estensione può avvenire solo in presenza di un’intenzione a-funzionale”.

Le Skilled Visions sono foto di scena e documentano la scena realmente allestita, ma sono anche delle isole, degli intervalli nell’oceano delle immagini.

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