Limes Limen, between threshold and boundary – metaphor of the time and the place we’re living in
In questa dualità è la volubilità della percezione del concetto di limite nella storia dell'uomo, che col modernismo si è posto al di là di esso, superandolo nella scienza, nella geografia, nella tecnologia.
Dal punto di vista politico è più che mai evidente lo scarto tra l'idea di libera circolazione di uomo e merci (trattato di Schengen) e la creazione di nuovi confini, di nuove forme di nazionalismo, di una chiusura verso l'altro (brexit, Trump).
Nell'immagine, una linea ardente che divide il fotogramma, è il luogo delle transizioni, dove non si è mai troppo al di qua ma nemmeno al di là di qualcosa; è il dove dinamico, vivo, cangiante, lo spazio mediano precario e momentaneo. È la linea che brucia il limite, in cui conflitti e pacificazioni, diversità e identità si incontrano, si sovrappongono, si perdono nella rapidità del cambiamento. è in questo margine che si consuma, la possibilità di nuovi equilibri.
La fotografia diventa di per se metafora, essendo l'unico medium capace di immortalare un tempo ed uno spazio dove la percezione del limite, in un periodo storico così fluido e delicato, può alterare il suo stato da un istante all'altro.
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