Lux

Lux

Lux è un progetto di denuncia nei confronti di chi vuole lucrare sulle debolezze umane.

Il caduceo, simbolo delle farmacie, rappresenta un bastone con avvolti a spirale due serpenti, simboli del bene e del male, l’uno la dose terapeutica e curativa, l’altro la dose tossica e mortale. Il farmacista viene rappresentato dal bastone alato, associato al dio greco Hermes, che si eleva al di sopra delle due parti, mantenendo l’equilibrio tra il bene e il male in quanto conoscitore dell’una e dell’altra, che si frappone tra il farmaco e il veleno. La croce che racchiude il significato di questo simbolo non è altro che una stilizzazione dello stesso, ma inevitabile è il richiamo alla simbologia religiosa, alla croce simbolo di dolore e sofferenza usata dai romani come tortura ed esecuzione capitale tramite la crocifissione, adottato poi dall’istituzione religiosa come simbolo della chiesa cristiana per ricordare il supplizio inflitto a Gesù.
La croce diviene quindi nei secoli un simbolo di speranza ed un invito ad imitare Gesù, accettando anche le sofferenze dell’esistenza umana.

Lux mette a confronto due mondi, quello religioso e quindi spirituale, l’altro di ricerca medica e scientifica, che negli anni si sono evoluti secondo parametri e concetti differenti, spesso in conflitto tra di loro.
Un conflitto con una base etica e morale che racchiude il significato di ciò che è moralmente accettabile, messo a confronto con ciò che l’essere umano può fare, fin dove può spingersi per migliorarsi e occuparsi di se stesso in campo medico.

Lux impone una visione della realtà: luce come fonte fisica e metafisica dell’illuminazione che rivela una verità da sempre nascosta nell’ombra, fatta di sotterfugi e movimenti meschini e celati, una verità che riguarda questi due mondi, la chiesa e le case farmaceutiche, che spesso si trovano a dialogare tra loro con ideali e concetti distanti, ma con in comune il voler lucrare sull’essere umano e sulle sue debolezze.
Da un lato l’istituzione religiosa che da sempre tenta di sovrastare la mente umana facendo leva sulle paure e le fragilità delle persone, dall’altro le case farmaceutiche guidate dal profitto che spesso pubblicizzano e commerciano farmaci che non guardano al bene comune, ma solo alle tasche di chi li produce e li finanzia.

Oggigiorno sono sempre più le denunce che riguardano gli esponenti della religione spesso protagonisti di scandali sessuali e frodi fiscali. Di pari passo all’evoluzione della ricerca in campo medico i farmaci più richiesti, e quindi più vendibili, sono diventati sempre più diffusi nel mondo occidentale, mentre alla portata di pochi nei Paesi in via di sviluppo. La popolazione è oramai abituata a vedere spot che pubblicizzano farmaci di diffusione su larga scala come fossero caramelle, mentre dall’altra parte del mondo, dove non vi è potere di acquisto, le persone muoiono di malattia.

Lux è un progetto fotografico che vuole unire queste due realtà, attraverso il loro stesso modus operandi: l’inganno. Con la pretesa, però, di essere un inganno puramente visivo con lo scopo ultimo di denunciare coloro che dovrebbero essere portatori di umiltà, misericordia e altruismo così come coloro che dovrebbero essere il bastone che porta equilibrio tra il bene ed il male, tra il farmaco ed il veleno.

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