L'opera rappresenta il conflitto sotto un duplice aspetto. Conflitto come caos interno/interni: l'occhio dapprima cerca nella foto, incosciamente, uno schema, un ordine, una simmetria che apparentemente non trova distratto dagli innumerevoli oggetti che cerca di riconoscere e collocare nello spazio e nel tempo. Il conflitto/caos è percepito umanamente come situazione di disagio e di rifiuto, come situazione anomala e così ci si sposta al Conflitto/Contigenza. Bottiglie, carte, mobili, secchi, tutto è gettato caoticamente in terra, Il conflitto/caos è contingente e reale, ma dove arriva? cosa è successo? nel mobile sopravvivono delle bottiglie di vino, il controsoffitto pare sia crollato, troppi oggetti integri e abbandonati. La fuga da un conflitto, questa volta esterno? la fretta di scappare senza pensare? oppure e la furia distruttrice di qualcuno o di qualcosa? ad ogni modo il caos prevale sull'ordine e il conflitto sull'armonia intesa come relazione tra oggetti o esseri umani. Tutto è contigente ma l'arte può superare la contingenza della realtà.
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celeste,
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