Milano ribelle
ZAM e Lambretta sono state due delle collettività, che forse più di altre, hanno prodotto una forte resistenza in una città come Milano tentando di contrastare in questi anni la macchina del potere, una resistenza che non è solo opposizione, ma un virtuoso meccanismo di costruzione. La macchina in questione è quella che ha governato il nostro territorio e l’intero paese con vane riforme sulla scuola o con assurdi sprechi per la progettazione e realizzazione di grandi eventi o grandi opere.
Zam e Lambretta non hanno bisogno di essere legittimate, autorizzate o regolamentate da nessuno.
Hanno una loro identità, una loro autogestione e sono fucine del conflitto sociale inteso come lotta per la rivendicazione di diritti collettivi ed individuali. Una lotta che fa emergere una chiara situazione di crisi e diseguaglianza che negli ultimi anni attraversa la nostra società.
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