Sospesi tra la terra e il cielo
E’ cio’ che capita quando l’osservazione parte da lontano, dal concetto, prendendo le distanze dai dettagli, restando rappresa, imbrigliata, da pennellate lunghe e distese. E’ cosi’ che quest’artista ottiene dei quadri che stanno sul bordo tra immanenza, fisicita’, descrizione, e trascendenza, separazione, astrazione. Tocca, cerca il limite tra il concetto e la realta’. Si sa che il progresso nella ricerca della natura e’ senza fine, tuttavia la pittrice si sofferma dove lo spazio tra realta’ e immaginazione si fa sottile, senza sfumare in nuvole e polveri di colori, piuttosto materializzandosi in ondulazioni fatte con piani, pianure e distese. Alcuni dei suoi lavori, tratti dalle realta’ calde, soleggiatte e adombrate del sud mediterraneo, traggono verso il punto dove il confine e’ sconfinato, dove c’e’ cio’ che non si puo’ completemente vedere e raggiungere. Si colgono delle linee, delle tracce, dei pianali, dei luohi dove la natura e’ mare, terra, campi ma anche strati e substrati. La sua non e’ quindi una natura atmosferica ne’ un paesaggio dove “viene voglia di entrarci per paseggiare”. Sono piuttosto delle meditazioni circa la natura, cercata nel suo essere proprio e profondo, la natura in se’. Meditazioni che la pittrice porta a conoscenza con l’uso della luce che attaversa le ombre e gli strati di colori, che si espande e si concentra con dei movimenti ondulati ed estremi. Ritmica, interiore, movente, all’insegna della riproposizione di un respiro, di una ciclicita’, delle cose, della natura, dei viventi. Tiene insieme delle idee con colori plasmati in disegni che inseguono immagini_sensazioni. Si rifa’ al mondo sensibile visto da sotto, dalla parte del substrato, dei moti magmatici che fanno scorrere il tempo e la terra, cercando di dare il senso del mutamento e dei cicli senza ricorrere ad una immersione copiativa del dato naturale.
“Fragments of Land and Sky”
That is what happens when observation comes from a distance, from the concept, moving away from details, remaining clotted, harnessed by long and extended brush strokes. That is how this artist creates paintings that are on the edge between immanence, physicality, description and transcendence, separation, abstraction. She feels, looking for the limit between concept and reality. It is known that progress in the search for nature is endless, however, the painter focuses in the thin space between reality and imagination, without shading in clouds and dusts of colours, but rather materializing in undulations made of flat surfaces, plains and expanses. Some of her works come from the warm, sunny, veiled southern Mediterranean sea and lead to a limitless border where there is something you cannot completely see and reach. You can glimpse lines, sketches, flatbeds, places where nature becomes sea, land, fields, but, at the same time, stratum and substratum. So, her “nature” is neither atmospheric nor a landscape where “you want to go in and have a walk”. It is rather a meditation on the deep essence of nature herself. A meditation that the painter brings to the attention using a light that crosses shadows and layers of colours, a light that expands and concentrates with wavy and amazing movements. It is a rhythmic, inner, moving light that gives breath and represents the cyclic nature of things and living creatures. The artist holds together ideas with colours, shaped in drawings that chase images_sensations. She is inspired by the perceptible world seen from below, from the substratum, the magma movements that cause the march of time and Earth, trying to give the idea of movement and cycles without simply copying the natural world.
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