Burning water
In origine le foto non volevano avere nessuna connotazione artistica particolare, semplicemente erano legate ad attimi, luoghi e persone amiche che avevano felicemente abitato il mio passato di fotografa. Un paio d'anni fa, a causa di una grave patologia fui costretta a cambiare appartamento per avvicinarmi all'ospedale dove avrei dovuto sottopormi ad un rigido ciclo terapeutico.
Data la pesantezza delle cure e considerato che il nuovo bilocale era al terzo piano senza ascensore, nel trasloco lasciai gran parte dei miei effetti personali nella nuova cantina, comprese scatole pieni di stampe e rullini fotografici. Un paio di settimane dopo il mio arrivo ci fu un nubifragio. Il giorno dopo seppi dai vicini che si erano allagate le cantine del palazzo.
Avrei voluto precipitarmi sotto a controllare anche la mia, per salvare parte delle cose che avevo stipato poco prima, fotografie comprese.
Erano però giorni molto pesanti e gli effetti collaterali della terapia mi avevano gettato in uno stato di forte stanchezza. La mia vita era appesa a un filo e davvero non mi importava granchè della possibile perdita di tanti miei ricordi. Che l'acqua mandasse pure tutto in rovina.
Un anno dopo, grazie all'efficacia delle cure, fortunatamente iniziavo una lenta ripresa alla vita normale. Le cicatrici erano però ancora forti. Parte di quei segni indelebili, con mia grande sorpresa li ho poi ritrovati anche nelle stampe compromesse dalla fatalità del caso, ricordi bruciati dall'acqua di quella notte, di un periodo buio della mia vita.
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