Luoghi Mentali

Luoghi Mentali

“Un suono esiste solo se viene ascoltato, un’immagine esiste solo se viene vista, una forma esiste solo se viene osservata”    (Io, 2016)
Io è una delle infinite manifestazioni dell’Essere, di Esso.
Io che noi conosciamo e pensiamo è il solo Io possibile, non esiste altro Io al di fuori di Io, nella rappresentazione di Io. Io crea. Io è uno e tutto ciò che crea, qui e ora. 
Io è i “Luoghi Mentali”. Quando e dove Io prende consapevolezza di sé, Io è “Pratica dei Luoghi”, dove Io esiste ed esiste la Coscienza.
Dove non è Io, Esso è, Esso è la “Meccanica dei Luoghi”.
 
Luoghi Mentali
L’Io si muove, si relaziona con le rappresentazioni di Esso, create da Io medesimo. Io crea i luoghi mentali, che lo costringono e inghiottono. L’esperienza e la conoscenza di Io è sensoriale, emotiva, cognitiva e sempre necessariamente creativa.
Le opere inducono a riflettere sulle possibili relazioni tra Io, soggetto rappresentato, e il suo intrinseco luogo mentale. I corpi e le linee interagiscono con lo spazio quadrato e cubico che li circonda, li contiene, li costringe e li inghiotte. Quadrato e cubo scelti come figure geometriche simboliche a raffigurare la razionalità. Me-nè ci spinge a guardare l’uomo oppresso, inquadrato in una dimensione mentale propria e sociale fatta di costrizioni, intese da un lato come ostacoli alla piena manifestazione ed espressione delle proprie emozioni, dall’altra come complesso sistema di regole proprie e sociali necessarie al pieno raggiungimento della condizione di libertà. 
Nel progetto Luoghi Mentali l’essere umano viene rappresentato in tre diverse condizioni (costrizioni, trasformazioni, equilibrii), in uno stato di benessere, di disagio e talvolta di totale apatia. 
Nelle “Costrizioni” la figura umana si spinge fino a cercare i confini dello spazio quadrato che la contiene. Nelle “Trasformazioni” indaga la possibilità di superare le costrizioni sociali o proprie. Negli “Equilibrii” la figura, “liberata” da un luogo di costrizione, ritrova nuovi confini, in un diverso spazio quadrato che allo stesso modo la contiene e costringe. Come in un’infinita matrioska l’essere umano, si muove in luoghi mentali e sociali che continuamente e contemporaneamente lo liberano e costringono.

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