Core
Down by The River
Sono scesa al fiume per la prima volta dopo 38 anni di vita a Colleferro. Il Sacco, questo fiume silenzioso, presente ma nascosto alla vista, devastato e ferito dalle azioni umane ma pur sempre vivo in mezzo a una natura rigogliosa e rigenerante. Lí ho ritrovato le immagini della mia memoria sedimentate dai racconti di mia nonna e di mio padre ed ho iniziato la mia ricerca personale sui luoghi di origine della comunità in cui vivo.
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Sono scesa al fiume per la prima volta dopo 38 anni di vita a Colleferro. Il Sacco, questo fiume silenzioso, presente ma nascosto alla vista, devastato e ferito dalle azioni umane ma pur sempre vivo in mezzo a una natura rigogliosa e rigenerante. Lí ho ritrovato le immagini della mia memoria sedimentate dai racconti di mia nonna e di mio padre ed ho iniziato la mia ricerca personale sui luoghi di origine della comunità in cui vivo.
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Sono scesa al fiume per la prima volta dopo 38 anni di vita a Colleferro. Il Sacco, questo fiume silenzioso, presente ma nascosto alla vista, devastato e ferito dalle azioni umane ma pur sempre vivo in mezzo a una natura rigogliosa e rigenerante. Lí ho ritrovato le immagini della mia memoria sedimentate dai racconti di mia nonna e di mio padre ed ho iniziato la mia ricerca personale sui luoghi di origine della comunità in cui vivo.
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Sono scesa al fiume per la prima volta dopo 38 anni di vita a Colleferro. Il Sacco, questo fiume silenzioso, presente ma nascosto alla vista, devastato e ferito dalle azioni umane ma pur sempre vivo in mezzo a una natura rigogliosa e rigenerante. Lí ho ritrovato le immagini della mia memoria sedimentate dai racconti di mia nonna e di mio padre ed ho iniziato la mia ricerca personale sui luoghi di origine della comunità in cui vivo.
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Sono scesa al fiume per la prima volta dopo 38 anni di vita a Colleferro. Il Sacco, questo fiume silenzioso, presente ma nascosto alla vista, devastato e ferito dalle azioni umane ma pur sempre vivo in mezzo a una natura rigogliosa e rigenerante. Lí ho ritrovato le immagini della mia memoria sedimentate dai racconti di mia nonna e di mio padre ed ho iniziato la mia ricerca personale sui luoghi di origine della comunità in cui vivo.
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Sono scesa al fiume per la prima volta dopo 38 anni di vita a Colleferro. Il Sacco, questo fiume silenzioso, presente ma nascosto alla vista, devastato e ferito dalle azioni umane ma pur sempre vivo in mezzo a una natura rigogliosa e rigenerante. Lí ho ritrovato le immagini della mia memoria sedimentate dai racconti di mia nonna e di mio padre ed ho iniziato la mia ricerca personale sui luoghi di origine della comunità in cui vivo.
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Sono scesa al fiume per la prima volta dopo 38 anni di vita a Colleferro. Il Sacco, questo fiume silenzioso, presente ma nascosto alla vista, devastato e ferito dalle azioni umane ma pur sempre vivo in mezzo a una natura rigogliosa e rigenerante. Lí ho ritrovato le immagini della mia memoria sedimentate dai racconti di mia nonna e di mio padre ed ho iniziato la mia ricerca personale sui luoghi di origine della comunità in cui vivo.
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Sono scesa al fiume per la prima volta dopo 38 anni di vita a Colleferro. Il Sacco, questo fiume silenzioso, presente ma nascosto alla vista, devastato e ferito dalle azioni umane ma pur sempre vivo in mezzo a una natura rigogliosa e rigenerante. Lí ho ritrovato le immagini della mia memoria sedimentate dai racconti di mia nonna e di mio padre ed ho iniziato la mia ricerca personale sui luoghi di origine della comunità in cui vivo.
Down by The River
Spesso capita che alcuni luoghi non siano solo fisici, ma ci permettono di connetterci al nostro passato, un'esperienza che viviamo in mille modi: mettendoci in ascolto dei monumenti, guardando l'acqua del fiume che scorre e i manufatti dell'uomo che declinano nel loro destino di abbandono.
A volte li guardiamo per ascoltare il tempo che passa, per vedere quali segni o tracce ci ha lasciato, per appropriarcene in qualche modo e farli nostri, farli diventare pezzi del nostro presente.
Visualizziamo il tempo che passa e quello che verrà nella natura che scorre incessante. Stabiliamo connessioni tra la realtà esterna e quella interiore, quei ricordi che affiorano, quelle immagini che restano in filigrana anche quando il panorama cambia e il tempo scalfisce l'opera più o meno buona dell'uomo.
Ci soffermiamo lì, ad osservare.
Ma forse non vediamo perché la percezione di essere parte di una storia è qualcosa che va oltre lo sguardo, oltre la luce che colora le cose, gli oggetti, il fiume pieno di riflessi. Noi siamo oltre, tra le dimensioni dello spazio e del tempo, in un legame più profondo. Siamo uniti ai nostri cari attraverso i nostri spazi fisici che a volte diventano non-luoghi, ricordi, memoria, essenza primordiale e, forse, per questo ancora più importanti.
Commenti 1
la stima è reciproca!
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