Core
Copertine libri
La presentazione delle mie pubblicazioni come poeta e scrittore, mi ha suggerito di avvicinarmi da autodidatta, all’arte visiva. Essere libero da condizionamenti, insegnamenti, conoscenze, ma sotto una forte spinta di usare l’arte come comunicazione, mi ha consentito di ricercare, studiare, usare: materiali, strumenti, idee che mi permettessero di dare alla parola scritta, una configurazione visiva innovativa, meno vincolante, più accattivante, percepibile e fruibile, dando inizio al mio lavoro che ho definito “Lirismo tridimensionale”. Anche se i testi poetici non trovano un uso tanto diffuso, penso che la capacità di elaborare e sintetizzare un concetto in arte, come in poesia, sia un forte e simbolico mezzo di impatto visivo e comunicativo. Dare un senso tangibile alle parole, trasformandole in oggetti concreti, visivi, palpabili, facilita e rafforza la comprensione, stimolando l’interesse e allargando le possibilità percettive. Alcune mie opere sono state create per poi essere utilizzate nelle copertine dei miei libri, coniugando così diverse espressioni artistiche. Una modalità questa, che vede il processo inverso, cioè il ritorno dell’arte visiva, alle origini da cui era partita, vale a dire la scrittura.
grattapensiero
L’opera “Grattapensiero” è la trasposizione verticale, come un grattacielo, dei nostri pensieri, con tutti i loro lati, sfaccettature, strutturazioni, sovrapposizioni, il cui progettista e costruttore, è il nostro cervello, che si trova al vertice. Tutti i disegni sono fatti al computer e poi incollati in modo non lineare, proprio come l’irregolarità delle nostre idee, e fissate su cornici poste una su l’altra, come pilastri, nella peculiarità dei diversi significati del bianco e nero. L’assenza di finestre e/o aperture sottolinea come spesso ci chiudiamo dentro ai nostri propositi, nella ferma convinzione della loro verità, senza guardare fuori, dove il confronto, lo scambio l’apprendimento, sono i veri fautori di crescita, modifica, maturità.
ESPERIENZE
Su di un pannello di legno ricoperto da un foglio d’argento, simbolo di un mondo bello, pulito, lucido, una stratificazione di fasce di colore, a partire col nero in basso, che rappresenta il male, il dolore, la morte. A seguire, tonalità di colori differenti che colano una sull'altra, a significare le diverse esperienze della vita che si intrecciano, si intersecano, si sommano, si combinano. Righe di colore rosso di diverse lunghezze, colano e si spandono in modo irregolare, attraversando le fasce, a significare il sangue, la sofferenza, il dolore che segnano la vita. Una riga nera da destra a sinistra taglia diametralmente tutte le fasce colorate e termina in quella nera più bassa, a significare la morte. Un foro sul pannello sottolinea come alcune esperienze bucano indelebilmente il percorso della vita. La scritta fatta con del filo di ferro, materiale duro, resistente, che si può piegare, come il nostro essere che si adatta ai cambiamenti, ma che può spezzarsi, riporta una frase per spiegare e rafforzare il significato dell'opera: COME ESPERIENZE CHE SOLCANO IL TEMPO E SEGNANO LA VITA. Sulla cornice le fasce di colore non coincidono a dimostrazione che non sempre le nostre emozioni si identificano con quelle del mondo che ci circonda.
DOPPIA PERSONALITÀ
L’opera è in bianco e nero a rappresentare le due opposte e contrastanti sfaccettature della nostra personalità. Consiste nell’elaborazione di un pannello in plexiglass in cui sono presenti due busti con maschera sul viso, in centro due volti di profilo e su un piccolo supporto, una scultura in creta, fatta dall’artista , per metà bianca e per metà nera. Le macchie di colore bianche e nere sono a significare la presenza d’inquinamento in ognuna delle diverse personalità. L’opera poggia su un supporto a terra, che ha la parte anteriore a specchio, che richiama il processo sempre più diffuso di conformarsi, rispecchiandosi negli altri, su cui è riportata la frase: LIBERIAMO LA NOSTRA VERA PERSONALITÀ dalla AMMAESTRATA IDENTITÀ.
RAGNATELA
Delle mani in creta, su una base di plexiglass, sorreggono una ragnatela, richiamando l’azione e la funzione perfetta dell’opera di un ragno in natura. La scultura è la trasposizione visiva di una mia poesia, scritta sulle mani, per esemplificare e rendere esplicito il significato : “Nel filo sospeso l’azione di intrecciata trasparenza a segnare della tela l’importanza. Trappola di inganno ingegnoso nell’intricato percorso che raggiunta salvezza nel conoscere filo conduttore”.
RAINBOW
Prendendo spunto da una mia poesia, l’opera è costituita dalla fusione di due materiali, che una volta raffreddati con l’acqua, hanno dato forme diverse, utilizzate poi per comporre un paesaggio, che ben si adattava al testo poetico: “ L’IRIDEO ARCO SULL’ETERA VOLTA SI STENDE E L’ARGENTEA GOCCIA SUL METALLICO MONDO SI SPEGNE”.
M'ILLUMINO DI POESIA
L’opera consiste in un busto di un manichino, nel quale è stato inserito un portalampada con rispettivo paralume e un paio di scarpe, il tutto rivestito di fogli di carta stampata a computer con poesie e frasi dell’artista stesso, che essendo anche poeta, ben si inseriscono nel contesto, rafforzandone la peculiarità del messaggio. I testi scritti riguardano le persone nell’insieme del loro essere, l’esistenza umana nelle sue diverse componenti, forme, modalità. Il sostegno della lampada, poggia a terra e trapassa il busto a significare come l’essere umano anche privo di arti, del supporto fisico, di parti del proprio corpo, possa essere in grado, nel suo insieme, di espletare le proprie funzioni, attraverso l’energia che ha dentro, e di come questa possa essere fonte di illuminazione per se stesso e per gli altri. Il paralume raffigura la testa, che contiene la potenzialità di ricevere l’energia per trasformarsi in luminosità, in idee. La presenza delle scarpe completa l’opera a rappresentare il cammino della vita, la necessità di movimento per vedere, conoscere, capire. Un’opera che al di là dei molteplici significati che racchiude, diventa un complemento d’arredo moderno, colorato, luminoso, nuovo e diverso.
60 ANNI DI TELEVISIONE
Un monitor TV rivestito di fogli di carta stampati con foto da computer riguardanti la televisione, sulle quali sono inserite frasi mie, riferite all’importanza e al ruolo che ha avuto la televisione in 60 anni di programmazione. La base è di legno rivestita allo stesso modo, sulla quale è inserito un braccio con in mano un telecomando puntato verso il pubblico a porre il quesito di chi ha il “reale” potere di “scelta”. Ho voluto dare l’aspetto di una faccia con grandi occhi e orecchie, in quanto la vista e l’udito sono i principali sensi artefici del significato dell’opera in oggetto, per attirare l’attenzione sui pro e contro di un mezzo di comunicazione quale la televisione, nella ricorrenza dell’anniversario dei suoi primi 60 anni.
SIMILITUDINI
L’opera prende spunto da una poesia dell’autore stesso, che ha voluto dare visibilità al concetto in essa contenuto, attraverso l’utilizzo di oggetti di uso comune, quale l’uovo, che ben si presta ad espletarne il significato, proprio per le sue caratteristiche, ovvero la particolare fragilità esteriore e la grande importanza del suo contenuto. La stratificazione piramidale della società, il ruolo, la razza, i difetti, le differenze di colore, lingua, cultura, sono elementi che non possono modificare quello che siamo. “Sono i nostri difetti, le nostre debolezze, le nostre diversità fisiche e mentali, le differenze di razza, culturali e sociali, le nostre imperfezioni, che ci rendono simili, nelle fragilità delle nostre esteriorità e nella ricchezza del nostro contenuto”, è il testo poetico inserito per esplicitare e rafforzare il messaggio che l’autore vuole trasmettere, al fine di agevolare la chiave di lettura e l’interpretazione del significato concettuale. La teca di plexiglass oltre a completare e rendere visibile l’opera, vuole rappresentare la trasparenza del nostro essere, nonostante i vani tentativi di mascherarlo o nasconderlo.
Altre opere
UMIDO CONFORTO (autoritatto)
La mia prima opera, un autoritratto a matita su cartoncino, ispirata da una poesia, scritta dentro due lacrime che scendono sul viso. La lente d’ingrandimento, applicata per poter leggere meglio il testo, ha anche il significato di voler guardarsi dentro in modo da conoscersi meglio.
DE ON TEMPO (di un tempo)
Una mia poesia in dialetto scritta su di un tagliere vecchio per polenta, sorretto da delle mani in creta, e alcuni oggetti per richiamare le tradizioni del mondo contadino di una volta. Tra il piano di plexiglass trasparente su cui poggia l’opera e il supporto nero sempre in plexiglass, sono inserite delle foglie secche e della paglia a ricordo di un passato trascorso.
MONDO VIRTUALE - VIRTUAL WORLD
L’opera consiste in una tastiera di computer su pannello di legno, che nei tasti, al posto delle lettere, riporta una frase in tema con il messaggio che l’autore intende mandare. Intorno, delle frecce in polistirolo bianche riportano parole di senso positivo, in quanto rivolte all’apertura verso l’esterno, mentre le frecce nere puntano verso l’interno a significare l’aspetto negativo, la chiusura in se stessi. La frase dice: LA GENTE SI RIFUGIA IN UN MONDO VIRTUALE PER FUGGIRE DAL MONDO REALE. La scelta del colore bianco e nero è voluta per evidenziare il significato che hanno questi colori nel rappresentare i due opposti, come: il bene e il male, il brutto e il cattivo, il coraggio e la paura, ecc.
SERENO AVVENIRE
L’opera è la trasposizione visiva di una mia poesia, il cui testo è stato inserito per espletare e rafforzare il messaggio in essa contenuto. I metalli utilizzati sono stati scelti per le loro rispettive caratteristiche, in quanto si prestano a dare una configurazione similare con le diverse facce umane rappresentate, implementando in modo esplicito, il concetto che si vuole esprimere. Capacità di riflettere, specchiare, amalgamarsi, fondersi, piegarsi, proteggere, resistere nel tempo, come il ruolo dell’essere terreno, che nella luce dell’avvenire, trova la forza, l’energia, per dare continuità.
PELLE
La foto è un autoscatto dell’artista. Sullo sfondo il suo nome, e sul corpo ha scritto una sua poesia dal titolo PELLE, a marcare il significato intrinseco, in essa contenuto. La cornice è costituita da quattro pelli (sintetiche) di animali diversi, per sottolineare e ribadire l’importanza e il concetto di pelle, come contenitore e lavagna, su cui la vita incide e lascia, i segni indelebili del suo passaggio.
lavori al PC
Alcune foto di fogli disegnati a computer, per i lavori fatti con la stessa tecnica di “Grattapensiero”, dove l’evoluzione e il cambiamento si ritrovano in: “60 anni di televisione” e “M’illumino di poesia”, con l’inserimento del colore e l’assemblaggio di componenti diverse, per arrivare ad un’opera che, al di là dei molteplici significati che i testi poetici racchiudono, diventa un complemento d’arredo moderno, colorato, luminoso, originale, nuovo e diverso.
Materiali diversi
Materiali inusuali (a volte introvabili in Italia), tecniche miste, strumenti diversi, arrivando ad esplicitare un significato anche alla cornice, concepita non tanto di sostegno, ma facente parte e a completamento dell’opera stessa. Infatti molte opere hanno avuto spunto proprio dalla particolarità della cornice, che ben si prestava all’idea concettuale che si voleva esprimere, dove il soggetto centrale diventa esso stesso, contenuto e contenitore. La preferenza per la tridimensionalità è suggerita dalla mia visione del mondo, in cui nulla in natura è piatto, uniforme, nemmeno i pensieri.
IL FILM DELLA VITA -THE FILM OF LIFE
L’opera prende spunto da una poesia dell’autore stesso, che ha voluto tradurre in immagine il messaggio in essa contenuto, con l’obiettivo di esplicitarne e rafforzarne il significato. Una cornice in plexiglass riempita con pellicole di film, per bambini, adulti e altre ancora da registrare, nel suo contenuto e trasparenza, vuole accentuare e completare il concetto che si intende esprimere, donando all’opera un aspetto di originalità, novità e visibilità nell’espressione artistica della poesia visiva. Sul retro sono installati dei led, che cambiando lentamente colore, donano il tipico effetto della luce soffusa di un cinema.
MASCHERE
L’opera dal titolo MASCHERE prende spunto da una mia poesia e si sviluppa su quattro tele nere, sulle quali sono dipinti dei soggetti diversi a rappresentare il significato del tema, esemplificato e rafforzato con un testo poetico, dell’autore stesso, inserito nell’ultimo disegno. La cornice è in plexiglass, su cui sono state inserite delle maschere a completare l’opera, a significare e sottolineare come spesso indossiamo una maschera per restare nell’anonimato e/o per nascondere la nostra vera personalità.
cristallina creatura
L’opera vuole essere un omaggio al meraviglioso mondo della realtà invernale, dove la neve, trasportata dal colorato trenino della fantasia, diventa candore, poesia, magia, nello splendore di un’amena località di lago. Un paesaggio da favola, racchiuso in una cornice trasparente di plexiglass, riempita di neve artificiale, che regala serenità, gioia, piacere, calore.
DESIRE
Su di una tela sono dipinte delle bocche in un succedere temporale mentre gustano delle ciliegie, con l’ultima ad esprimere la soddisfazione del desiderio. È una simbolica espressione del desiderio a cui è lasciata libera interpretazione. La cornice in plexiglass a significare l’evidenza, la vivacità, la voglia liberatoria di pulsioni, bramosie, aspirazioni, sogni, ecc., è riempita di ciliegie, frutto che per antonomasia si dice che una tira l’altra, a rappresentare come la vita sia un contenitore trasparente, piacevolmente visibile, nonostante i tentativi di nascondere i nostri desideri. Per rafforzare questo concetto sul retro sono state installate delle luci led, che favoriscono inoltre una visione notturna dell’opera, mettendola in risalto. Un’opera che credo rappresenti un nuovo stile d’innovazione nella scelta della cornice, che fa parte e completa il lavoro stesso e dona un aspetto moderno, colorato, diverso, originale. La scelta del disegno e della tecnica con l’aggiunta del silicone, mette in evidenza il colore e la forma rispetto alla linearità dello sfondo.
UNA VITA
Dei pezzi di sapone di marsiglia incollati su di un pannello di legno, in un susseguirsi dove le loro dimensioni si ridimensionano con l’uso, parafrasando lo stesso concetto della vita, che nel suo percorso, si consuma, per dare nuova vita. La frase poetica per rimarcare ed evidenziare il messaggio in essa contenuto.
foto fiere
La conoscenza degli aspetti psicologici, l’interesse per i grandi temi sociali, i valori umani, il senso della realtà e l’esperienza, sono i mattoni su cui si basano le fondamenta delle mie opere. Concetti non sempre di facile accesso, spesso lontani da influenze artistiche e di mercato, ma intriganti nel profondo del loro contenuto espressivo, che ha permesso una connotazione peculiare, eterogenea e originale della mia arte. Sempre con lo stesso spirito di indipendenza, è nata “Word Art”, che oltre all’intenzione di approfondire e ampliare le mie conoscenze sul mondo dell’arte, con l’esito scontato dell’immancabile esito della contaminazione che contraddistingue le controverse sue sfaccettature, è stata quella di dare possibilità di espressione a nuovi artisti, cercando di offrire loro opportunità sganciate dalle condizioni che regolano questo settore.
VIRTUALI SUTURE - indelebile cicatrice
Alcuni tipi di suture a rappresentare le diverse cuciture, per chiudere le ferite fisiche, ma non quelle psicologiche. Il testo poetico dello stesso autore, che è anche poeta, a esplicitare e rafforzare il messaggio. La grande cornice macchiata di colore rosso sangue, a significare la sofferenza e il dolore di questa esistenza umana, da cui non si può rifuggire.
UN CHIODO FISSO.......
Un cervello inciso nel legno e fissato con un chiodo su di un pannello, a rappresentare simbolicamente il titolo dell’opera. La scritta fatta con chiodi per esprimere e rafforzare la veridicità del concetto, nonostante sia comunemente diffusa la tendenza a voler nascondere tale affermazione. La cornice riempita di chiodi per significare come i nostri pensieri, tabù, fissazioni, concetti, azioni, espressioni, nonostante l’evoluzione e i cambiamenti sociali, culturali, religiosi, politici, appartengano al mondo intero, e siano fermamente radicati nella mente umana, inglobando passato, presente e futuro.
CITY OF PEACE
Una città del futuro che nelle sue forme, colori, dimensioni, trova proprio nel rievocare la bellezza e i colori di paesaggi e climi esotici, una risposta alle crescenti necessità di condizioni di vita migliore, per le prossime e diverse esigenze generazionali. Un messaggio di speranza per i giovani, che sono alla continua ricerca di sicurezze, tranquillità, serenità, pace, in un contesto ambientale fatto di luce, calore, armonia, colore, relax, capace di regalare sane e nuove emozioni, e ricercate sensazioni, contrariamente all’ inarrestabile processo di globalizzazione. La vivacità e la brillantezza dei colori dei grattacieli, si fondono con l’immensità dell’azzurro del cielo, a dimostrare capacità e possibilità di visioni chiare e lontane, e con lo splendore di un tramonto, che richiama orizzonti forieri di fiducia e aspettative positive. Anche la scelta della cornice profonda, robusta, antica, ma volutamente rinnovata nella tinta, a significare modalità e volontà nuove di adeguamento ai cambiamenti, vuole dare un senso di modernità, di certezze, di superamento delle paure che spesso ci impediscono di vedere la tridimensionalità delle cose, appiattendole in modo lineare.
DISAGIO
L’abbandono, la solitudine, le grandi migrazioni, le diverse problematiche sociali, sono espressione di un disagio che si va diffondendo, creando tensioni e divari sempre più marcati e disgreganti. Le mani, sulle quali sono incollati dei titoli di cronaca sul tema, ad evidenziare il contatto diretto con queste realtà, spaccano la tela, per far emergere un cervello, fonte di luce ed energia, per rappresentare come, risvegliando le coscienze ed unendo il pensiero della volontà cerebrale, alla forza del fare, quale e quanto sia il potenziale umano per affrontare e cercare di venire incontro a tale situazione.
FEMMINICIDIO
Il rosso e il nero che colano sullo sfondo stanno a significare il colore del sangue e della morte, tonalità sempre più presenti nella nostra società violenta e maschilista. In mezzo una bambola rivestita di articoli di giornali riportanti casi di femminicidio in Italia. Sul nero della cornice, scritti col colore rosso, risaltano titoli di stampa di episodi di violenza sulle donne nel mondo, per evidenziare come questo fenomeno sia tanto diffuso in molte culture.
ALLO SPECCHIO
L’opera consiste in due figure umane scolpite nella cera, una bianca e l’altra nera, su una base di plexiglass, che riflettono la loro immagine su due specchi. Il testo dello stesso autore: “Allo specchio l’esteriorità palese di oscure conformazioni confonde le vere identità di un chiaro contenuto che nel dentro possediamo”, è stato inserito per esplicitare e rafforzare il messaggio. La scelta del colore bianco e nero è voluta per evidenziare il significato che hanno questi colori nel rappresentare i due opposti, come: il bene e il male, il brutto e il cattivo, il coraggio e la paura, ecc.
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