BLADIMERI
Olio, pastello, collage da riviste su tela
Scritto proprio così come si legge: Bladimeri tutto attaccato. La storia di Bloody Mary (Maria la Sanguinaria) la conosciamo un po’ tutti. Maria I Tudor fu regina d'Inghilterra e Irlanda dal 1553 alla morte nel 1558. Figlia di Enrico VII e di Caterina di Aragona, Maria, quarta e penultima monarca della dinastia Tudor, è ricordata soprattutto per il tentativo di restaurare il cattolicesimo in Inghilterra dopo la Riforma. Avendo fatto giustiziare almeno trecento oppositori religiosi e Thomas Cranmer, arcivescovo anglicano di Canterbury, è nota anche con gli appellativi di Maria la Cattolica e Maria la Sanguinaria (Bloody Mary).
La regina, con la sua gorgiera e la sua corona, è ricoperta e circondata la croci-gioiello, ma è anche dotata di corna demoniache, così come è il suo sguardo, rosso e nero, diabolico ma nello stesso tempo accattivante, richiamo ipnotico e irresistibile a cadere nella rete di cui è dotato il suo volto. Dalle croci rilucenti nasce un fuoco di distruzione che coinvolge comunque anche lei stessa e l’angelo dalle ali meccaniche che abbassa la testa di fronte a tanta crudeltà mascherata da religiosità. Nessuna fede potrà mai giustificare la violenza e la morte, nessuna guerra dovrebbe essere fatta in nome di Dio.
Scritto proprio così come si legge: Bladimeri tutto attaccato. La storia di Bloody Mary (Maria la Sanguinaria) la conosciamo un po’ tutti. Maria I Tudor fu regina d'Inghilterra e Irlanda dal 1553 alla morte nel 1558. Figlia di Enrico VII e di Caterina di Aragona, Maria, quarta e penultima monarca della dinastia Tudor, è ricordata soprattutto per il tentativo di restaurare il cattolicesimo in Inghilterra dopo la Riforma. Avendo fatto giustiziare almeno trecento oppositori religiosi e Thomas Cranmer, arcivescovo anglicano di Canterbury, è nota anche con gli appellativi di Maria la Cattolica e Maria la Sanguinaria (Bloody Mary).
La regina, con la sua gorgiera e la sua corona, è ricoperta e circondata la croci-gioiello, ma è anche dotata di corna demoniache, così come è il suo sguardo, rosso e nero, diabolico ma nello stesso tempo accattivante, richiamo ipnotico e irresistibile a cadere nella rete di cui è dotato il suo volto. Dalle croci rilucenti nasce un fuoco di distruzione che coinvolge comunque anche lei stessa e l’angelo dalle ali meccaniche che abbassa la testa di fronte a tanta crudeltà mascherata da religiosità. Nessuna fede potrà mai giustificare la violenza e la morte, nessuna guerra dovrebbe essere fatta in nome di Dio.
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