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Altre opere
The catalogue, 2014
Nel processo di creazione di The Last Summer ho attraversato molte fasi. Nell'estate del 2014 ho creato diversi cataloghi di immagini. Una sorta di archivio visuale suddiviso per tematiche, che riassumesse le caratteristiche per me salienti di quel luogo. In questa immagine un catalogo di macchie di umidità. (Mio padre ha una piccola azienda di prodotti chimici per l'edilizia, e io per un certo periodo ho lavorato per lui. Questo collage di immagini è un po' uno scherzoso riassunto tra due mondi antitetici: il mio lavoro come fotografa (che dopo anni di incertezza ho scelto di vivere fino in fondo, in maniera esclusiva) e il mio lavoro "ereditato").
The catalogue, 2014
Nel processo di creazione di The Last Summer ho attraversato varie fasi. Nell'estate del 2014 ho creato diversi cataloghi di immagini. Una sorta di archivio visuale diviso per tematiche che riassumesse le caratteristiche per me salienti di quel luogo. In questa immagine appaiono alcuni degli oggetti che suscitano in me emozioni o ricordi.
The catalogue, 2014
Nel processo di creazione di The Last Summer ho attraversato varie fasi. Nell'estate del 2014 ho creato diversi cataloghi di immagini. Una sorta di archivio visuale diviso per tematiche che riassumesse le caratteristiche per me salienti di quel luogo. In questa immagine appaiono alcuni fogli, immagini di libri, ritrovamenti in vecchie scatole.
The last summer / EDITING del 2015
In una delle tante versioni del mi progetto The last summer avevo usato la tecnica del collage e della doppia esposizione, utilizzando un leggero viraggio azzurrino. A distanza di tempo mi è sembrato tutto troppo 'carico', forzato, e ho eliminato quasi tutte queste sperimentazioni.
The last summer / EDITING del 2015
In una delle tante versioni del mi progetto The last summer avevo usato la tecnica del collage e della doppia esposizione, utilizzando un leggero viraggio azzurrino. A distanza di tempo mi è sembrato tutto troppo 'carico', forzato, e ho eliminato quasi tutte queste sperimentazioni.
THE LAST SUMMER
Questo progetto ha come filo conduttore una vecchia casa di campagna ereditata da mia madre alla morte dei suoi genitori. Dato l'attaccamento che provo nei confronti dei luoghi nei quali ho abitato, nella mia personale simbologia quella casa ha sempre voluto dire "infanzia" (lì trascorrevo l'estate da piccola).
Negli ultimi anni, tuttavia, è andata poco a poco assumendo significati nuovi (rifugio, sfida, memoria, possibilità).
Il lavoro fotografico "The last summer" si propone l'obiettivo di costruire un processo di pacificazione interiore, un ponte immaginario tra passato, presente e futuro, segnando contemporaneamente il passaggio dall'infanzia alla vita adulta, dall'immaginario al reale, cercando sempre di conservare un alone magico/simbolico.
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Alcuni di questi scatti risalgono al 2011, quando i miei genitori avevano deciso di vendere la casa (idea che poi hanno abbandonato ma che giustifica in parte il titolo del progetto).
Il lavoro è suddiviso in tre capitoli, i cui nomi sono tratti dall'indice di un libro regalatomi da mia nonna nel 1990, che avevo perso e che ho ritrovato per caso, dimenticato su una libreria, molti anni dopo.
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CAPITOLO 1:
SOUVENIRS D'ENFANCE (il passato) (2016)
Si tratta di vecchie foto che ritraggono mia nonna e sua sorella da bambine, foto che ho ritrovato l'estate scorsa e che ho rielaborato in una prospettiva magica. Quello che volevo evocare: infanzia, innocenza, passato, mistero. L'ultima foto della serie ritrae una mia prozia, colei cha per tanti anni ha vissuto in quella grande casa in perfetta solitudine (e che quindi costituisce l'elemento di congiunzione con il capitolo successivo).
CAPITOLO 2:
TRAVAIL SPIRITUEL (tra passato e presente) (2011-2016)
Questa parte del progetto mescola foto ritrovate (di donne che fanno parte della mia famiglia) e foto nuove, realizzate in digitale. La bambina che appare all'inizio di questa serie è morta a soli 11 anni, simbolicamente è quindi la fine dell'infanzia. Questo capitolo è incentrata sulla figura di mia madre. Gli still life e gli interni sono tutti stati scattati in casa (i dipinti, le crepe nei muri) o nell'ambiente circostante (la vigna, la cascata).
CAPITOLO 3:
LA GUERRE (il presente e il futuro) - realizzato in collaborazione con Francesco Mion (2016)
Quando i miei genitori hanno deciso di non vendere io e il mio compagno, co-autore di questo capitolo, abbiamo deciso di trascorrere in quella casa almeno un mese all'anno, per "riportarla alla vita". Si tratta di una guerra costante contro la decadenza, l'assurdità di quegli enormi spazi, le finestre che non si chiudono, l'umidità che sgretola i muri (la stessa guerra che in generale, per certi versi, caratterizza la vita adulta). Allo stesso tempo è diventato un rifugio, un luogo privato e protetto dalle bruttezze del mondo contemporaneo.
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