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Piccola Russia
Ne aveva invece sentito parlare Lenin, che in un suo discorso la chiama 'Piccola Russia' citandola come modello ideale di vita comune tra padroni e operai. Una comunità coesa che viveva del duro lavoro svolto nelle fornaci in cui si cuocevano i mattoni usati per costruire San Pietro prima e i quartieri adiacenti poi. Il borgo dei fornaciari è stato raso al suolo dalle ruspe comunali nel 1981 e ha lasciato il posto ai grigi palazzoni popolari.
Oggi attorno ai resti industriali della fornace Veschi è in costruzione un grande centro commerciale, che nonostante le resistenze degli abitanti sta prendendo forma proprio sotto la terrazza della parrocchia. L'enorme cratere con i camion, le gru e i grossi reticolati di ferro e' ben visibile a quanti entrano ed escono dalla chiesa. Unico punto d'osservazione dei lavori, visto che tutto il perimetro è difeso da alte e impenetrabili lamiere argentate. A fare da contraltare al ventre di polvere e frastuono, nel cuore della valle c'è il parco del Pineto che mantiene le tracce di due milioni di anni di avvenimenti geologici.
Questo è un lavoro a lungo termine che vuole indagare il rapporto tra uomo e ambiente: l'armonia e le dissonanze, le reciproche influenze, la ricerca di un continuo e difficile equilibrio.
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