Renata Eleonora Renata

Renata Eleonora Renata

Contrasti violenti, conflitti latenti, amore.
Col passare degli anni, le esperienze si stratificano, cambia il contesto familiare e sociale in cui figli e nipoti si formano. I valori si modificano nel confronto continuo tra quelli che si ritengono superati, ma pure da rispettare, e quelli emergenti cui si presta fede.
I difficili rapporti generazionali sono nei sentimenti lacerati, nei particolari evidenti, nelle parole sottintese, nelle grida represse, nei rancori addormentati, ma anche nei gesti d’amore.
Quanto più è stretto il rapporto familiare, tanto più appare come una corazza che ti sostiene, ma ti intrappola, da senso alla tua vita, ma anche te la toglie.
I rapporti spesso problematici tra i soggetti, talora si risolvono positivamente nelle forme e nei colori, talaltra rimangono leggibili segni evidenti di conflitto, negli strappi della carta; e segni delle esperienze vissute, nella frammentazione dei corpi.
Inserisco l'ultima generazione, per indagare il rapporto figlia- nipote e intanto si fa strada l'esigenza di esprimere figurativamente la stratificazione dei rapporti che si incontrano e/o scontrano e comincio a pensare alla possibilità di partire dalle singole foto per sovrapporle, fissarle tra loro, strapparle, guardandole nel processo vitale, che è contaminazione, incastro, commistione di esperienze, di fatti, di storie.
Comincio a pensare ad un collage delle foto di partenza e a come realizzarlo.
Decido di operare e inizio a strappare, tagliare, incollare su un foglio ...vorrei riuscire così ad esprimere la sovrapposizione e intersezione delle vite delle persone rappresentate, in senso temporale, spaziale e in definitiva esistenziale.
Ora, mentre lavoro, il concetto astratto di generazione prende corpo e forza e assume forma concreta in Renata, Eleonora, Renata, rispettivamente nonna, madre e nipote. Tre persone distinte e legate, nascenti una dall’altra, libere, ma dipendenti.
E di conseguenza anche il titolo del lavoro cambia e diventa: Renata Eleonora Renata.
Nasce il desiderio di raccontare altre storie di madri e di figlie, o forse anche di padri e di figli.

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